Il CDF ha raccomandato all’UFSP quattro misure da adottare per contrastare gli abusi legati alla fatturazione dei test COVID-19. A suo parere, due raccomandazioni sono già state attuate, mentre le altre due sono diventate superflue. L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi e gli sono già stati rimborsati più di 20 milioni di franchi.
L’essenziale in breve
- Il Controllo federale delle finanze (CDF) formula un parere positivo nei confronti dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP): le misure raccomandate sono state attuate o sono ormai superflue.
- Le verifiche condotte dall’UFSP hanno evidenziato che una parte molto consistente dei fornitori di prestazioni ha fatturato in modo preciso e conforme alle norme i test COVID-19 eseguiti. Inoltre, il controllo contabile degli assicuratori ha consentito nella maggior parte dei casi di impedire direttamente gli abusi.
- L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi. Attualmente sta trattando circa 40 casi. A giugno 2023, era già riuscito a farsi rimborsare circa 19 milioni di franchi.
Il CDF valuta l’attuazione delle misure per contrastare gli abusi
Nell’ambito di una verifica della procedura di fatturazione dei costi per i test COVID-19, nel 2022 il CDF ha formulato quattro raccomandazioni per l’UFSP riguardanti le misure per contrastare gli abusi. Nel suo rapporto di verifica del mese di giugno 2023, il CDF conferma che l’UFSP ha attuato due raccomandazioni. Conformemente a quanto raccomandato dal CDF, da un lato l’UFSP chiede agli assicuratori di inviare agli assicurati un conteggio delle prestazioni. D’altro lato, come raccomandato, ha elaborato un piano che descrive le caratteristiche della frode e permette di identificare più facilmente i casi di abuso. Altre due raccomandazioni, che chiedono informazioni più trasparenti sul luogo in cui sono effettuati i test COVID-19 e una riduzione dei costi per i test, sono divenute superflue, poiché dal 1° gennaio 2023 la Confederazione non assume più questi costi.
L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi
Le verifiche condotte dall’UFSP hanno evidenziato che una parte molto consistente dei fornitori di prestazioni ha fatturato in modo preciso e conforme alle norme i test COVID-19 eseguiti. Inoltre, il controllo contabile degli assicuratori ha consentito nella maggior parte dei casi di impedire direttamente gli abusi.
L’UFSP verifica inoltre i casi in cui è già stato effettuato un pagamento ma che presentano indizi di un possibile abuso. Dato che i test COVID-19 venivano pagati dalla Confederazione, l’Ufficio si impegna con fermezza affinché i contribuenti non subiscano alcun danno finanziario in questo ambito. Tutti i casi sospetti vengono esaminati. Attualmente l’UFSP sta trattando una quarantina di incarti. Gli accertamenti sono condotti in base al rischio e sono molto laboriosi, poiché i fatti devono essere chiariti accuratamente. Esistono varie forme di abuso: la fatturazione di test non eseguiti, l’emissione di fatture multiple, la fatturazione di test pagati di tasca propria dalla persona interessata oppure la fatturazione di forfait non giustificati.
A giugno 2023, all’UFSP erano già stati rimborsati circa 19 milioni di franchi. Inoltre, in alcuni casi riguardanti la fatturazione dei costi dei test, l’UFSP ha intrapreso vie legali e non esclude ulteriori procedimenti penali.
Segnalazione di casi sospetti
L’UFSP raccomanda di controllare le fatture in relazione ai test COVID-19 e di segnalare eventuali irregolarità al proprio assicuratore e/o all’UFSP all’indirizzo rueckforderungen@bag.admin.ch. È possibile anche effettuare una segnalazione anonima sulla piattaforma www.whistleblowing.admin.ch, gestita dal CDF.
Ultima modifica 21.10.2024
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Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
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