Il CDF ha raccomandato all’UFSP quattro misure da adottare per contrastare gli abusi legati alla fatturazione dei test COVID-19. A suo parere, due raccomandazioni sono già state attuate, mentre le altre due sono diventate superflue. L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi e gli sono già stati rimborsati più di 20 milioni di franchi.
L’essenziale in breve
- Le verifiche condotte dall’UFSP hanno evidenziato che una parte molto consistente dei fornitori di prestazioni ha fatturato in modo preciso e conforme alle norme i test COVID-19 eseguiti. Inoltre, il controllo contabile degli assicuratori ha consentito nella maggior parte dei casi di impedire direttamente gli abusi.
- L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi. Finora (situazione a marzo 2025) sono già stati rimborsati all’UFSP circa 22,1 milioni di franchi. Nei prossimi mesi sono attesi pagamenti per 0,4 milioni di franchi.
- Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha formulato un parere positivo nei confronti dell’UFSP: le misure raccomandate sono state attuate o sono ormai superflue.
L’UFSP interviene sistematicamente contro gli abusi
Negli anni dal 2020 al 2022 sono stati effettuati oltre 68 milioni di test COVID-19 a carico della Confederazione, che ha versato ai Cantoni e agli assicuratori più di 2,6 miliardi di franchi a fondo perduto. Ciò ha richiesto una procedura di fatturazione con la quale fosse possibile rimunerare in maniera efficiente e corretta i fornitori di prestazioni. Entro breve tempo, l’UFSP ha introdotto una procedura per il controllo della fatturazione dei test COVID-19 e realizzato un piano per la lotta agli abusi. Inoltre, il controllo delle fatture avvenuto direttamente a livello degli assicuratori ha consentito di impedire gran parte degli abusi.
Indagini in corso
L’UFSP verifica i casi in cui è già stato effettuato un pagamento, ma che presentano indizi di un possibile abuso. Dato che i test COVID-19 venivano pagati dalla Confederazione, l’Ufficio si impegna con fermezza affinché i contribuenti non subiscano alcun danno finanziario in questo ambito. Tutti i casi sospetti vengono esaminati.
Complessivamente sono stati aperti 322 casi, di cui circa 180 sono già stati chiusi. I casi esaminati attualmente possono essere suddivisi in tre categorie: Factoring, Fattispecie diverse e il colloquio medico-paziente dettagliato.
Factoring
Il factoring è un servizio finanziario con il quale un’azienda cede i propri crediti aperti a un terzo (il factor) per ottenere liquidità immediata. Nel contesto della pandemia, ad esempio, un factor ha acquistato fatture aperte da un centro di test presentandole all’incasso tramite specialisti autorizzati titolari di un numero RCC.
Fattispecie diverse
Gli accertamenti sono condotti in base al rischio e sono molto laboriosi, poiché i fatti devono essere chiariti accuratamente tramite analisi dei dati specializzate e di ampia portata, effettuate sulla base di una stima del rischio e una successiva ponderazione costi-benefici. Esistono varie forme di abuso: la fatturazione di test non eseguiti, l’emissione di fatture multiple, la fatturazione di test pagati di tasca propria dalla persona interessata oppure la fatturazione di forfait non giustificati. I potenziali abusi di importo consistente e i casi particolarmente gravi sono trattati in via prioritaria.
Il lavoro del team «Recupero» consiste nel far valere le richieste di rimborso legittime per far rientrare nelle casse dello Stato le risorse finanziarie della Confederazione percepite illecitamente, nonché nell’evitare proattivamente i danni mediante analisi dettagliate dei dati di fatturazione dei fornitori di prestazioni, impedendo attivamente potenziali pagamenti e quindi un’uscita di denaro pubblico.
Alla fine di febbraio 2025, all’UFSP erano già stati rimborsati circa 22,1 milioni di franchi. Inoltre, nel quarto trimestre 2024 sono stati impediti danni per 3,4 milioni di franchi.
Verifica del colloquio medico-paziente dettagliato
L’UFSP esamina anche le richieste di rimborso in relazione al colloquio medico-paziente dettagliato. Nell’ambito della lotta agli abusi, ha effettuato analisi trasversali di un numero ristretto di fornitori di prestazioni che presentavano anomalie nell’ambito del colloquio medico-paziente dettagliato. In alcuni casi è stata effettuata una verifica approfondita presso i fornitori di prestazioni che avevano fatturato quote sproporzionatamente elevate della prestazione «colloquio medico-paziente dettagliato» in relazione ai test COVID-19. Questa prestazione è una vera consultazione medica, che presuppone che sia avvenuto un contatto tra medico e paziente. Nel corso di essa viene effettuato un colloquio e un eventuale esame clinico con l’obiettivo di stabilire un’indicazione dell’analisi per il SARS-CoV-2. Un colloquio medico-paziente dettagliato doveva essere effettuato soprattutto per i pazienti con fattori di rischio e sintomi poco chiari o gravi.
Perseguimento penale
Per quanto riguarda l’indebita fatturazione dei costi dei test, l’UFSP ha anche informato le autorità penali. Non sono escluse ulteriori misure di carattere penale
Il CDF ha valutato l’attuazione delle misure per contrastare gli abusi
Nell’ambito della verifica della procedura di fatturazione dei costi per i test COVID-19, nel 2022 il CDF aveva formulato quattro raccomandazioni per l’UFSP riguardanti le misure per contrastare gli abusi. Le misure raccomandate sono state attuate o sono ormai superflue.
Segnalazione di casi sospetti
L’UFSP raccomanda di controllare le fatture in relazione ai test COVID-19 e di continuare a segnalare eventuali irregolarità al proprio assicuratore e/o all’UFSP all’indirizzo rueckforderungen@bag.admin.ch. È anche possibile effettuare una segnalazione anonima sulla piattaforma www.whistleblowing.admin.ch, gestita dal CDF.
Ultima modifica 03.06.2025
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Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
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