Domande frequenti (FAQ) sulla donazione e il trapianto di organi, tessuti e cellule
Su questa pagina trovate le risposte a domande frequenti (FAQ) sulla donazione e il trapianto di organi, tessuti e cellule.
La donazione dopo il decesso
Se vi è il consenso alla donazione di una persona morente, vanno chiarite e organizzate molte cose per il futuro prelievo di organi. Affinché gli organi nel frattempo non subiscano danni sono necessari provvedimenti medici preparatori. Non hanno alcuna utilità per il donatore, ma sono indispensabili per la riuscita del trapianto e per il futuro funzionamento degli organi trapiantati. Sono possibili i seguenti provvedimenti:
- proseguimento della respirazione assistita;
- stabilizzazione con medicamenti della circolazione e dell’ambiente interno dell'organismo;
- prelievo di diversi campioni per verificare il funzionamento degli organi in laboratorio.
L’attribuzione degli organi disponibili è basata su principi disciplinati nella legge sui trapianti e nelle relative ordinanze. L’ordine di attribuzione tra i possibili riceventi nella lista d’attesa è determinato dai seguenti criteri: urgenza del trapianto;
- efficacia del trapianto;
- priorità specifiche (bambino, gruppo sanguigno raro...)
- e tempo d’attesa.
Nell’attribuzione si bada affinché i pazienti i quali, per motivi fisiologici (per es. un gruppo sanguigno raro) devono contare su un lungo tempo d’attesa abbiano le stesse possibilità di ricevere un organo delle altre persone in lista d'attesa.
Un prelievo di organi è analogo a una normale operazione: è svolto in una sala operatoria da un team multidisciplinare. Gli organi vengono posti in speciali contenitori per il trasporto e consegnati con la massima urgenza ai rispettivi centri trapianti.Dopo il prelievo, i medici suturano con cura le ferite operatorie e applicano un bendaggio. Gli occhi della persona deceduta vengono chiusi e le zone di prelievo sono coperte da vestiti. I congiunti pertanto ricevono la salma in condizioni dignitose per il funerale e hanno la possibilità di congedarsi dal defunto nel modo desiderato.
Prima di prelevare gli organi o i tessuti da una persona deceduta, la sua morte deve essere accertata inequivocabilmente. A tale scopo, due medici in possesso delle qualifiche necessarie devono confermare, secondo il principio del doppio controllo, che le funzioni del cervello e del tronco encefalico sono cessate definitivamente (si parla anche di diagnosi di morte cerebrale). Gli accertamenti e i test devono essere eseguiti secondo le direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM). I medici che appurano il decesso non devono fare parte delle équipe che si occuperanno di prelevare gli organi o di trapiantarli.
Per maggiori informazioni: Accertamento del decesso nella medicina dei trapianti.
Dopo il decesso possono essere donati i reni, i polmoni, il fegato, il cuore, il pancreas (o le isole pancreatiche) et l’intestino tenue.Oltre agli organi è possibile donare anche alcuni tessuti come per esempio la cornea, le valvole cardiache e i grandi vasi sanguigni.
Una donazione di organi è possibile solo quando una persona muore in un reparto di cure intensive di un ospedale in seguito a una grave lesione cerebrale o a un arresto cardiocircolatorio persistente. Se il decesso avviene in casa o al di fuori di una struttura ospedaliera, la donazione di organi non è possibile. Inoltre per una donazione sono necessari provvedimenti medici preparatori realizzabili solo in un ospedale. Maggiori informazioni sulle situazioni che consentono una donazione di organi e sulle diverse procedure.
La priorità assoluta dei medici è sempre quella di salvare vite. Le misure terapeutiche vengono interrotte solo quando un trattamento è inutile e previa consultazione con i familiari. Tale decisione è presa indipendentemente dal consenso a una donazione. Prima di prelevare gli organi da una persona deceduta, la sua morte deve essere accertata inequivocabilmente.
Con il modello del consenso attualmente in vigore esistono diverse possibilità per dichiarare la propria volontà, per esempio la tessera di donatore o le direttive anticipate del paziente. Per maggiori informazioni: Donare dopo la morte? Scrivete la vostra volontà.
Attualmente in Svizzera vige ancora il cosiddetto «modello del consenso». Organi o tessuti possono essere prelevati da una persona deceduta unicamente se essa ha dato il proprio consenso. In assenza di un consenso o di un rifiuto documentato del defunto (p. es. sotto forma di tessera di donatore) viene chiesto agli stretti congiunti se siano a conoscenza della volontà del proprio caro. Se non lo sono, spetta a loro decidere in linea con la volontà della persona deceduta. È vietato prelevare organi o tessuti se non vi sono stretti congiunti o se questi non sono reperibili. Se la persona deceduta ha delegato la decisione a una persona di fiducia, spetta a quest’ultima decidere anziché agli stretti congiunti. Se la donazione riguarda una persona di età inferiore ai 16 anni, la decisione spetta ai suoi rappresentanti legali.
Sì, si può dichiarare la propria volontà in modo molto specifico. Si può escludere del tutto una donazione dopo la morte o includere solo determinati organi o tessuti. Queste possibilità rimarranno invariate anche in dopo l’introduzione del modello del consenso presunto.
Trapianto di organi
L’attribuzione degli organi disponibili è basata su principi disciplinati nella legge sui trapianti e nelle relative ordinanze. L’ordine di attribuzione tra i possibili riceventi nella lista d’attesa è determinato dai seguenti criteri: urgenza del trapianto;
- efficacia del trapianto;
- priorità specifiche (bambino, gruppo sanguigno raro...)
- e tempo d’attesa.
Nell’attribuzione si bada affinché i pazienti i quali, per motivi fisiologici (per es. un gruppo sanguigno raro) devono contare su un lungo tempo d’attesa abbiano le stesse possibilità di ricevere un organo delle altre persone in lista d'attesa.
Il consenso presunto
Una volta adottato, il modello del consenso presunto si applicherà a tutte le persone che muoiono in Svizzera e che dal punto di vista medico possono essere prese in considerazione per una donazione di organi. Vale sempre la regola secondo cui, in assenza della dichiarazione di volontà della persona interessata, i suoi congiunti devono essere interpellati.
Con il modello del consenso ancora in vigore, il prelievo di organi e tessuti è possibile solo se è stata data l’autorizzazione esplicita al prelievo. Nel modello del consenso presunto vale il contrario: il silenzio vale come assenso. Nel modello del consenso presunto in senso lato previsto, i congiunti possono farsi latori della volontà della persona morente in assenza di una documentazione scritta.
Se non è stata espressa alcuna volontà e le ricerche per rintracciare i congiunti sono rimaste infruttuose, secondo il previsto modello del consenso presunto sarà vietato il prelievo di organi.
Con il modello del consenso presunto, tutte le persone a partire dai 16 anni sono considerate donatori di organi, tessuti o cellule dopo la morte nel caso in cui non abbiano documentato o comunicato di opporvisi. In Svizzera verrà introdotto il modello del consenso presunto in senso lato. Ciò significa che in assenza di una dichiarazione di volontà della persona deceduta verranno interpellati i congiunti. Questi possono rifiutare il prelievo di organi se sanno o presumono che la persona interessata sarebbe stata contraria. Se non è possibile raggiungere alcun congiunto non è consentito prelevare organi. Il modello del consenso presunto sarà introdotto al più presto in primavera 2027.
Donazione di organi: modello del consenso o modello del consenso presuntoAvranno accesso al registro le persone che, all’interno di un ospedale, sono responsabili della donazione di organi e già oggi accertano la volontà alla donazione. Avranno la possibilità di consultare il registro solo se, per un paziente con prognosi infausta, è stato deciso d'interrompere i trattamenti di mantenimento in vita.
Gli organi e i tessuti possono essere donati fino in età avanzata. Il fattore determinante non è l’età, bensì lo stato di salute del donatore e la funzionalità degli organi e dei tessuti. Anche le persone con determinate malattie (tra cui alcune malattie tumorali) possono donare organi e tessuti ad alcune condizioni. La fattibilità di una donazione è valutata poco prima o durante il prelievo.
Sono considerati «stretti congiunti» i partner (coniugi, partner registrati, conviventi), i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, i nonni o coloro che sono strettamente legati alla persona morente. È autorizzato a decidere colui che, fra i congiunti, è più prossimo alla persona interessata. Hanno gli stessi diritti dei congiunti stretti anche persone di fiducia appositamente designate.
In sostanza non occorre fare niente. In assenza di un’opposizione, con il modello del consenso presunto i medici sono legittimati a presumere che la persona in questione intendesse donare organi e tessuti dopo la propria morte. Tuttavia è consigliabile dichiarare anche il proprio consenso alla donazione, per esempio nel registro, e comunicare le proprie intenzioni ai congiunti.
Con il modello del consenso presunto è molto importante che tutti sappiano che è necessario dichiarare la propria volontà se non si desidera donare organi dopo la morte. La popolazione sarà informata sulle nuove disposizioni tramite diversi canali (TV, stampa, Internet). Inoltre saranno messe a disposizione, sia online sia offline, informazioni a bassa soglia redatte in diverse lingue.
No, non sarà possibile prelevare organi o tessuti da una persona che ha dichiarato la propria opposizione quando era ancora in vita.Inoltre, i requisiti medici per una donazione rimangono invariati anche in caso di cambiamento del sistema: possono donare organi solo le persone che sono decedute nel reparto di cure intensive di un ospedale a causa di una grave lesione cerebrale o di un arresto circolatorio persistente. Se il decesso avviene al di fuori di un ospedale, la donazione di organi non è possibile.
Sì, una dichiarazione espressa nel registro può essere modificata in qualsiasi momento. È importante anche informare i congiunti della nuova decisione.
Con il modello del consenso presunto, chi non vuole donare organi o tessuti dopo la morte dovrà dichiararlo esplicitamente. A questo scopo la Confederazione creerà un nuovo registro in cui si potrà registrare la propria volontà. Oltre al registro rimangono valide le possibilità già esistenti per esprimere la propria volontà (tessera di donatore, registrazione nelle direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente). Maggiori informazioni: Donare gli organi dopo la morte: dichiarate la vostra volontà in forma scritta.
Il modello del consenso presunto entrerà in vigore al più presto in primavera 2027. Da quel momento in poi, ci sarà un registro della Confederazione in cui si potrà inserire il proprio consenso o rifiuto alla donazione di organi.Fino ad allora rimarrà in vigore il modello del consenso: attualmente potete dichiarare il vostro consenso o rifiuto alla donazione di organi sulla tessera del donatore (è possibile ordinarla gratuitamente), che rimarrà valido anche con il modello del consenso presunto. Informate della vostra decisione anche i congiunti.
Come finora, i minori a partire dai 16 anni possono esprimere la loro volontà sulla donazione in modo autonomo e vincolante anche con il modello del consenso presunto. Per gli adolescenti a partire dai 16 anni valgono le stesse regole applicate agli adulti. Riguardo ai giovani d’età inferiore, invece, dovranno essere interpellati gli stretti congiunti, che di regola sono i genitori. In ogni modo, anche i genitori devono tenere conto dell’opinione del figlio nella loro decisione. Se gli stretti congiunti non fossero rintracciabili, il prelievo di organi è vietato.
Sì. Tuttavia, in assenza di una dichiarazione di volontà inequivocabile, anche in questo caso gli stretti congiunti devono essere interpellati. Un prelievo di organi e tessuti è possibile solo se questi ultimi non vi si oppongono. I congiunti devono tenere in considerazione la volontà presunta della persona morente. Il prelievo è vietato se non è possibile rintracciare i congiunti. In tal modo anche i turisti sono protetti da un prelievo di organi contrario alla loro volontà.
Sì, oltre al registro rimangono valide le possibilità già esistenti per esprimere la propria volontà (tessera di donatore, registrazione nelle direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente). Tuttavia si consiglia di affidare la propria volontà al registro, poiché questo è il modo più sicuro di reperirla in modo rapido e affidabile. maggiori informazioni: Donare gli organi dopo la morte: dichiarate la vostra volontà in forma scritta.
Con il modello del consenso attualmente in vigore esistono diverse possibilità per dichiarare la propria volontà, per esempio la tessera di donatore o le direttive anticipate del paziente. Per maggiori informazioni: Donare dopo la morte? Scrivete la vostra volontà.
Il numero di donazioni in Svizzera è relativamente basso. Purtroppo molte persone non dichiarano mentre sono in vita se vogliono donare i propri organi dopo la morte. Anche i congiunti ne sono raramente informati. Quando sono interpellati in ospedale e non sono a conoscenza della volontà della persona, spesso non danno il consenso. Nei sondaggi però la maggior parte della popolazione si dichiara favorevole alla donazione di organi. Questo potenziale sarà sfruttato meglio con l’introduzione del consenso presunto, così da aumentare la probabilità di ricevere un organo per le persone in lista d’attesa. Le esperienze all’estero dimostrano che il modello del consenso presunto può contribuire ad aumentare il numero di donazioni di organi. In occasione della votazione popolare del 15 maggio 2022 il popolo si è pronunciato a favore dell’introduzione del modello del consenso presunto.
Se non viene rinvenuta alcuna dichiarazione documentata di volontà alla donazione da parte della persona morente, i congiunti devono essere interpellati. Sono quindi chiamati a riflettere su che cosa deciderebbe la persona se avesse ancora la possibilità di esprimersi e possono opporsi al prelievo di organi se ritengono che questo corrisponda alla volontà presunta della persona interessata.
In occasione della votazione del 15 maggio 2022 il popolo si è pronunciato a favore dell’introduzione del modello del consenso presunto. Il nuovo disciplinamento entrerà in vigore al più presto in primavera 2027. La data precisa di introduzione del nuovo modello non è ancora nota; la Confederazione informerà la popolazione con sei mesi di anticipo. Fino ad allora rimarrà in vigore il modello del consenso.
Il registro delle donazioni di organi e di tessutiè è attualmente in fase di creazione e si prevede che sarà disponibile al più presto in autunno 2026. Il modello del consenso presunto dovrebbe entrare in vigore sei mesi dopo, in modo che la popolazione abbia il tempo sufficiente per informarsi sull’argomento e iscriversi al registro.
La Confederazione informerà con anticipo la popolazione sul nuovo disciplinamento e sulle possibilità di dichiarare la propria volontà.
La donazione di organi da vivente
No, tutti i costi relativi alla donazione sono assunti dall’assicurazione malattie del ricevente. Vi rientrano, per esempio, l’indennizzo della perdita di guadagno subita a seguito della donazione o i costi delle visite mediche di controllo dopo la donazione. Il donatore stesso non deve sostenere alcuna spesa e la sua assicurazione malattie non dovrà rimborsare alcuna prestazione. Informazioni più dettagliate sono pubblicate nell’opuscolo informativo sulla donazione da vivente in Svizzera.