Accertamento del decesso nella medicina dei trapianti
Prima della donazione di organi e tessuti da una persona deceduta, i medici devono accertare il decesso in modo inequivocabile, rispettando diverse disposizioni.
Quando una persona è considerata morta?
Il cervello determina la personalità e regola le funzioni vitali dell’organismo, tra cui per esempio la respirazione. Quando il cervello smette di funzionare, la persona muore. Pertanto, secondo la legge sui trapianti, il criterio per accertare la morte è la cessazione irreversibile delle funzioni del cervello, incluso il tronco cerebrale (morte cerebrale).
Accertamento inequivocabile della morte
Affinché si possa procedere a un prelievo da un donatore, la morte deve essere accertata in maniera inequivocabile nel singolo caso.
La procedura volta all’accertamento della morte varia a seconda del tipo di donazione.
Donazione di organi
Gli organi di una persona deceduta devono essere prelevati e trapiantati in tempi brevi dopo il decesso, altrimenti si deteriorano rapidamente e non possono più essere utilizzati. Al momento del prelievo degli organi, i classici segni di morte (p. es. rigor mortis e macchie ipostatiche) non sono ancora comparsi. Pertanto, per accertare la morte in questa situazione, i medici devono appurare la cessazione delle funzioni cerebrali.
La procedura precisa volta all’accertamento della morte nel contesto di una donazione di organi dipende dalla causa del decesso (a tal proposito, consultare anche: Donazione di organi e tessuti: in queste situazioni è possibile). Se ne distinguono due tipi:
- In caso di morte in seguito a grave lesione cerebrale, dapprima si verifica se vi sono i presupposti di una cessazione definitiva delle funzioni del cervello. Inoltre, si devono escludere eventuali fattori suscettibili di simulare una cessazione delle funzioni cerebrali (p. es. ipotermia, intossicazioni da medicamenti o determinate patologie). In seguito si verifica, mediante molteplici esami clinici, se le funzioni del cervello incluso del tronco cerebrale sono cessate.
- In caso di morte in seguito ad arresto cardiocircolatorio persistente, in Svizzera occorre innanzitutto accertare l’arresto cardiocircolatorio mediante ecocardiografia (ecografia del cuore). Dopo un periodo di attesa di almeno cinque minuti si verifica, mediante molteplici esami clinici, se le funzioni del cervello incluso del tronco cerebrale sono cessate.
Oltre agli esami succitati, per accertare la morte è possibile ricorrere anche a esami complementari. Per esempio, le tecniche di diagnostica per immagini consentono di documentare l’arresto della circolazione cerebrale. Un esame complementare di questo tipo viene sempre prescritto qualora la causa della cessazione delle funzioni cerebrali non abbia potuto essere stabilita in modo inequivocabile.
L’accertamento della morte deve essere effettuato congiuntamente da due medici specialisti (principio del controllo incrociato). A questi ultimi non è consentito partecipare al prelievo o al trapianto di organi, tessuti o cellule; essi non possono neanche sottostare alle istruzioni di un medico specialista direttamente impegnato in queste attività. Inoltre, uno dei due non deve essere coinvolto direttamente nell’assistenza della persona disposta a donare.
La procedura descritta volta all’accertamento della morte è illustrata nel dettaglio nelle seguenti direttive: «Accertamento della morte nel contesto del trapianto di organi e preparazione del prelievo di organi» dell’Academia Svizzera delle Scienze Mediche nella versione del 16 maggio 2017. Per l’accertamento della morte, l’articolo 7 dell’ordinanza sui trapianti fa riferimento a queste direttive.
Donazione esclusiva di tessuti
In alcuni casi, la donazione non comprende gli organi, ma esclusivamente tessuti.
Rispetto agli organi, i tessuti possono essere prelevati in un arco di tempo più lungo dopo la morte. Questo perché i tessuti non dipendono da una perfusione costante. Per esempio, la cornea può essere prelevata fino a 48 ore dopo la morte.
A questo stadio si è instaurato il rigor mortis e il corpo presenta macchie ipostatiche. Questi sono segni di morte certa, che confermano la cessazione irreversibile delle funzioni del cervello incluso del tronco cerebrale e, quindi, il decesso della persona. Pertanto, prima di un prelievo di tessuti, la morte può essere accertata sulla base di questi segni. In questi casi, la procedura volta all’accertamento della morte che si applica prima del prelievo degli organi è superflua.
Ulteriori informazioni
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Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
Sezione Trapianti
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