Dosimetria ed esposizione professionale a radiazioni

In Svizzera, le persone professionalmente esposte a radiazioni sono più di 100 000. Ciò significa che circa il due per cento della popolazione professionalmente attiva deve essere protetta in maniera affidabile dalle radiazioni ionizzanti. Per questo motivo, occorre sorvegliare individualmente la dose di radiazione assorbita.

Preparazione del paziente alla radioterapia.
Fonte dell’immagine: International Atomic Energy Agency (IAEA) (Collegamento: https://www.iaea.org/)

Sono considerate professionalmente esposte a radiazioni le persone che a causa della loro attività professionale o della loro formazione presentano un rischio accresciuto di esposizione alle radiazioni. Nell’ambito di vigilanza dell’UFSP ciò concerne per esempio l’impiego di apparecchi a raggi X o la manipolazione di sostanze radioattive negli ospedali e negli istituti di ricerca.
La dose di radiazione accumulata deve essere sottoposta a sorveglianza individuale da parte di un servizio di dosimetria riconosciuto. Le radiazioni esterne, come per esempio quelle emesse da un impianto a raggi X, solitamente sono misurate mediante dosimetri indossabili. Qualora vi sia il pericolo di ingerimento di sostanze radioattive, vengono eseguite misurazioni direttamente sul corpo (misurazione di sondaggio) ed eventualmente ne vengono eseguite di più esatte (urine o dosimetro per l’intero corpo). Per il personale di volo ha dato buona prova il calcolo delle dosi sulla base della rotta percorsa dall’aereo.

Qualora si rilevino dosi accresciute o superamenti dei limiti di dose, l’UFSP conduce un’indagine presso l’impresa interessata. Mediante provvedimenti di radioprotezione si punta a evitare ulteriori dosi o per lo meno a ridurle. Per le imprese vige un sostanziale obbligo di ottimizzazione della radioprotezione affinché le dosi e le probabilità di un’esposizione siano ridotte il più possibile e in modo ragionevole.

L’UFSP gestisce il registro centrale delle dosi (RCD), nel quale sono registrati dal 1989 i risultati della dosimetria di tutte le persone professionalmente esposte a radiazioni e in virtù del quale vi è la possibilità di chiarire eventuali pretese assicurative. L’RCD inoltre adempie l’attività di vigilanza. Sulla base dell’RCD viene realizzata annualmente una statistica pubblicata nello Jahresbericht Dosimetrie (rapporto annuale sulla dosimetria, non disponibile in italiano) delle autorità di sorveglianza.

Negli ultimi 20 anni in Svizzera il numero delle persone professionalmente esposte a radiazioni è aumentato di quasi il 60 per cento, mentre la somma delle dosi di tutte le persone monitorate (dose collettiva) è rimasta relativamente stabile. Per circa due terzi si tratta di persone che operano in ambito medico, dove attualmente si registrano più di frequente anche i superamenti dei limiti di dose. Ciò concerne soprattutto la dose al cristallino di persone che in svolgono interventi con l’impiego di radioscopia negli ambiti della radiologia interventistica o della cardiologia.

Ultima modifica 23.08.2023

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