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Protezione dei giovani in caso di consumo di sostanze che generano dipendenza

Per una protezione efficace dei giovani sono necessarie condizioni quadro giuridiche, quali divieti di fornitura e pubblicità. Inoltre occorrono anche incentivi per rinunciare alle sostanze che generano dipendenza.

I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di essere tutelati dai rischi del consumo di sostanze che generano dipendenza. Fanno le loro prime esperienze e vivono una fase di sviluppo importante sia fisicamente che psicologicamente. Durante la crescita l’organismo e il cervello sono particolarmente soggetti ai danni provocati dal consumo di tali sostanze. Inoltre bambini e adolescenti sono psicologicamente meno stabili degli adulti: prima inizia il consumo di queste sostanze e maggiori saranno le probabilità di diventarne dipendenti. Pertanto, per quanto possibile, le sostanze che generano dipendenza non dovrebbero essere accessibili ai giovani. D’altra parte i giovani che le consumano vanno aiutati senza essere criminalizzati.

Legislazione a protezione dei giovani

La protezione legale dei giovani deve innanzitutto impedire l’accesso di bambini e adolescenti a sostanze che generano dipendenza. In tal senso centrale è il divieto di fornire queste sostanze a minorenni. Per le sostanze legali, come l'alcol e il tabacco, è stato fissato un limite d’età. Altre misure legali efficaci sono quelle di natura economica, quali l’introduzione di una tassa o di prezzi minimi per determinati prodotti, oppure limitazioni dell’accesso, come il divieto di vendita in determinate fasce orarie o in determinati luoghi, e restrizioni pubblicitarie. La protezione legale dei giovani è assicurata mediante mezzi di polizia e giuridici.

Promozione della salute e prevenzione

Le misure di promozione della salute e di prevenzione sono rivolte a tutti i bambini e adolescenti. Grazie alle misure di promozione della salute adottate in passato, ai bambini sono state fornite competenza di vita e di salute come supporto per affrontare lo stress e la pressione del gruppo.

In tal modo apprendono a porsi dei limiti e a saper dire «no», ad esempio all’alcol, al tabacco e alle droghe. Condizioni di vita ben strutturate, come un ambiente che favorisca l’attività fisica, promuovono inoltre lo sviluppo di uno stile di vita sano.

Intervento precoce

L’obiettivo dell’approccio di IP è riconoscere il più precocemente possibile i primi segnali e indicatori di problemi, chiarire la necessità di intervento per trovare misure adeguate e sostenere le persone interessate. Questo approccio può essere utilizzato per affrontare, a tutte le età, diversi problemi di tipo sociosanitario, come comportamenti o consumi a rischio, dipendenze, problemi di salute mentale ecc.

Aiuto in caso di dipendenza

Se il consumo di sostanze che generano dipendenza comporta per i giovani problemi a livello sociale, scolastico o professionale, è necessario che siano aiutati da professionisti. In generale ricevono una consulenza ambulatoriale ad esempio in consultori per giovani, famiglie o in materia di dipendenza.

Ulteriori informazioni

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Bambini ed adolescenti si trovano in pieno sviluppo. Il loro corpo e la loro psiche reagiscono più fortemente ad alcol, tabacco, canapa e altre sostanze. Inoltre non sempre riescono a valutare appieno le conseguenze delle proprie decisioni.

La prima infanzia influenza la salute per tutta la vita

La prima infanzia influenza lo sviluppo della salute fino all’età adulta. Già durante la gravidanza e nei primi anni di vita, condizioni di vita favorevoli e comportamenti sani possono prevenire l’insorgenza di malattie non trasmissibili o, in caso di stress persistente, favorirne lo sviluppo.

Ufficio federale della sanità pubblica UFSP

Divisione Prevenzione delle malattie non trasmissibili
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