Un sostegno migliore alle persone con demenza
Berna, 19.11.2025 — Con l’invecchiamento demografico, nei prossimi decenni il numero di persone con demenza in Svizzera aumenterà notevolmente. Nella sua seduta del 19 novembre 2025, il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Assistenza alle persone affette da demenza. Migliorare il finanziamento» in adempimento di un postulato. Il rapporto sottolinea il significato di un’assistenza e di cure ancora più orientate alle esigenze delle persone con demenza e dei loro familiari.
Nei prossimi 25 anni il numero delle persone con demenza in Svizzera aumenterà probabilmente di più del 75 per cento – da circa 161 000 persone a un numero stimato di 285 700. Per questo il Consiglio federale ritiene importante rafforzare l’assistenza in questo settore.
Il rapporto adottato dal Consiglio federale in adempimento del postulato 22.3867 («Assistenza alle persone affette da demenza. Migliorare il finanziamento») della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale indica che gli strumenti di finanziamento esistenti e i disciplinamenti legali della Confederazione sono sostanzialmente sufficienti a garantire assistenza e cure adeguate alle persone con demenza. Tuttavia, propone miglioramenti in diverse aree: raccomanda per esempio agli ospedali e alle case di cura di ottimizzare gli strumenti per la valutazione dei bisogni di cura d’intesa con gli assicuratori e i Cantoni, in modo da poter rappresentare con maggiore precisione le risorse impiegate per le cure delle persone affette da demenza.
Inoltre, il rapporto evidenzia che il finanziamento delle prestazioni di assistenza e di cura delle persone con demenza (p. es. assegno per grandi invalidi, prestazioni complementari, organizzazioni Spitex, centri diurni) non proviene da un’unica fonte. Tale frammentazione rende più difficoltoso per le persone interessate accedere a queste prestazioni e alle relative informazioni. Pertanto, sono molto importanti anche le offerte di consulenza di organizzazioni come Alzheimer Svizzera o Pro Senectute.
Dal rapporto è altresì emerso che l’impiego di psicofarmaci per il trattamento dei sintomi che accompagnano la demenza è elevato e deve essere riesaminato criticamente. Nel 2022, fino al 50 per cento degli ospiti delle case di cura a partire dai 70 anni con diagnosi di demenza ha ricevuto antipsicotici. Questi psicofarmaci sono impiegati nel caso in cui le persone colpite presentino anomalie comportamentali e sintomi psichici e hanno un effetto calmante. Tuttavia, a causa dei loro effetti collaterali, dovrebbero essere somministrati soltanto con molta prudenza e in modo mirato.
La Piattaforma nazionale demenza continua a essere sostenuta dal Consiglio federale. Si tratta di una piattaforma di Confederazione e Cantoni che interconnette a livello nazionale gli attori che elaborano e diffondono documenti di base d’intesa con specialisti provenienti dall’attività pratica, al fine di dare al tema della demenza quanto più spazio possibile in tutti i settori rilevanti della politica sanitaria e sociale.