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Comunicato stampaPubblicato il 9 settembre 2025

Esercizio della podologia a carico dell’assicurazione malattie obbligatoria: valutazione globalmente positiva

Berna, 09.09.2025 — Dal 1° gennaio 2022, i podologi e le organizzazioni di podologia sono riconosciuti come fornitori di prestazioni a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) per le cure destinate a prevenire complicazioni nelle persone diabetiche. Recentemente, questo disciplinamento è stato oggetto di una valutazione. Il bilancio è globalmente positivo, ma vengono proposti anche diversi spunti di miglioramento.

Scarso ricorso alle prestazioni

Dall’entrata in vigore del nuovo disciplinamento, le persone diabetiche non hanno fatto maggiore ricorso alle prestazioni podologiche. Delle circa 170 000–210 000 persone che potrebbero beneficiare di tali prestazioni a carico dell’AOMS, solo 20 000 vi fanno ricorso. I circa 500 podologi autorizzati a esercitare a carico dell’AOMS hanno fatturato all’AOMS costi compresi tra gli 8 e i 9 milioni di franchi all’anno.

Sopperire alla carenza di professionisti

La carenza di personale specializzato, in particolare nella Svizzera tedesca, sembra rappresentare l’ostacolo principale al ricorso a queste prestazioni. Inoltre, solo un terzo dei podologi che soddisfano i requisiti per poter esercitare a carico dell’AOMS ne ha richiesto l’autorizzazione. Molti di questi ritengono che gli incentivi per esercitare a carico dell’AOMS siano scarsi, in particolare a causa dell’onere amministrativo o del carico di lavoro già elevato negli studi di podologia. Nell’ambito della valutazione si raccomanda quindi di adottare misure per porre rimedio a queste carenze, come aumentare il numero di posti di formazione o sostenere in modo mirato i podologi nell’ambito della richiesta di autorizzazione a esercitare a carico dell’AOMS.

Si raccomanda altresì di intensificare la collaborazione tra podologhi, infermieri e medici prescriventi per soddisfare il fabbisogno in modo ottimale.

Una volta sopperito alla carenza di personale, si raccomanda di riconsiderare il numero di sedute rimborsate e l’assunzione dei costi delle prestazioni di podologia oggi a carico dei pazienti.

L’attuazione di tutte queste raccomandazioni si rivolge in primo luogo alle organizzazioni professionali ed educative interessate e non alla Confederazione.

Ulteriori informazioni

Rapporto e presa di posizione dell'UFSP: