Questa pagina illustra le cifre chiave sul trapianto di organi in Svizzera e sui risultati sui trapianti.
- Riceventi di organi
- Numero di organi trapiantati in Svizzera
- Organi trapiantati da persone viventi o decedute
- Scambio di organi Svizzera–Europa
- Probabilità di sopravvivenza dei riceventi di organi
- Ripartizione per età dei riceventi di organi
- Ripartizione per sesso (organi da persone decedute)
- Ripartizione per sesso (organi da persone viventi)
- Ritrapianti
- Trapianti effettuati all’estero
Se un organo donato non può essere trapiantato in Svizzera perché non esistono riceventi idonei in lista d’attesa, viene messo a disposizione delle organizzazioni di attribuzione estere. Viceversa, anche la Svizzera può ricevere degli organi da queste organizzazioni. Come dimostra il grafico, negli anni scorsi la Svizzera ha generalmente ricevuto più organi dai Paesi europei di quanti ne abbia offerti agli stessi.
Probabilità di sopravvivenza dei riceventi di organi
La probabilità di sopravvivenza dei riceventi di organi è oggetto dello studio svizzero di coorte sui trapianti Swiss Transplant Cohort Study (il link allo studio è indicato su questa pagina alla rubrica «Link»).
Il diagramma mostra una cosiddetta curva di Kaplan-Meier per il periodo di rilevamento da gennaio 2008 a dicembre 2023. Bisogna considerare che si tratta di valori medi. Il numero di persone nello studio diminuisce nel corso degli anni, perché si tratta di uno studio prospettico. Al momento 16 anni dal trapianto, sono state incluse solo le persone per le quali il trapianto era già avvenuto 16 anni prima. Al momento 0 anni dal trapianto, sono state incluse tutte le persone che hanno ricevuto un trapianto d'organo tra il 2008 e il 2023. Inoltre, alcune persone muoiono nel corso degli anni o non partecipano più allo studio.
- La linea blu scuro relativa ai trapianti renali mostra che la probabilità di sopravvivenza 16 anni dopo un tale trapianto è del 65 per cento circa.
- La linea blu chiaro relativa ai trapianti cardiaci mostra che la probabilità di morire dopo un tale trapianto è molto elevata nel periodo immediatamente successivo all’intervento. In seguito la curva si stabilizza. 11 anni dopo un trapianto di cuore la probabilità di sopravvivenza è quasi del 70 per cento.
Numero di ritrapianti in Svizzera
Se il trapianto di un organo non ottiene il successo sperato, può essere necessario un secondo trapianto dello stesso organo, detto ritrapianto. I diagrammi seguenti mostrano per i diversi organi il numero di primi trapianti e di ritrapianti negli ultimi anni. Nella maggior parte dei casi un ritrapianto è stato preceduto da un solo trapianto dello stesso organo. In alcuni casi, tuttavia, il trapianto è stato effettuato più volte. In singole persone è stato necessario più di un ritrapianto, in particolare per il pancreas, le isole di Langerhans e i reni.
Trapianti effettuati all’estero
Il Consiglio d’Europa rileva dati anonimizzati sui trapianti all’estero. Ciò dovrebbe rendere più trasparenti i viaggi internazionali nel settore della medicina dei trapianti e le complicazioni mediche a essi associate. Anche la Svizzera partecipa a questo rilevamento e a tale scopo ha introdotto un obbligo di notifica: se una persona si è recata all’estero per un trapianto di organi e si sottopone a controlli periodici postdonazione in Svizzera, il medico curante è tenuto a notificarlo all’UFSP.
Per gli anni 2015-2021 sono pervenute complessivamente dieci notifiche concernenti persone che hanno ricevuto un rene all’estero. I trapianti sono stati effettuati nei seguenti Paesi: Afghanistan, Bolivia, Cile, Egitto, Iraq, Italia, Sri Lanka e Turchia. In sette casi si trattava del Paese d’origine del ricevente. Due degli organi trapiantati provenivano da persone decedute e nove organi sono stati donati da persone viventi. Per tre casi di donazione da persone viventi non si conosce il tipo di relazione tra donatore e ricevente, in un caso non vi erano relazioni mentre le altre donazioni da parte di persone viventi sono state effettuate da parenti. Solo in un caso il paziente è stato indirizzato dal medico verso un ospedale all’estero.
Due persone hanno dovuto essere ospedalizzate per una complicazione al loro rientro in Svizzera. Al momento del sondaggio, tutti i riceventi erano ancora in vita e l’organo trapiantato funzionava.
Ultima modifica 10.12.2024
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