Attraverso la fecondazione in vitro (FIV), gli embrioni sono generati al di fuori del corpo. I seguenti grafici mostrano in che quantità sono prodotti gli embrioni e quali sono gli esami genetici eseguiti su di essi.
Se una coppia decide di ricorrere alla fecondazione in vitro (FIV), il cosiddetto ciclo di trattamento si apre con la stimolazione ormonale della donna, finalizzato a favorire la maturazione degli oociti. Successivamente, gli oociti vengono prelevati (punzione) e fatti incontrare con uno spermatozoo. Con questo metodo, in Svizzera possono essere prodotti al massimo dodici embrioni all’interno di un ciclo di trattamento.
In seguito alla produzione in vitro (cioè in provetta) degli embrioni, esistono vari modi di procedere: gli embrioni possono essere sottoposti a PGD (Preimplantation Genetic Diagnosis) per individuare una determinata anomalia genetica (Preimplantation Genetic Testing for Monogenetic Disorders; PGT-M) o una determinata anomalia cromosomica strutturale (Preimplantation Genetic Testing for Structural Rearrangements; PGT-SR). Infine, gli embrioni possono essere sottoposti a esami per individuare anomalie cromosomiche numeriche spontanee (Preimplantation Genetic Testing for Aneuploidy; PGT-A). Nel caso in cui non vi sia bisogno di sottoporre gli embrioni ad alcun esame, essi possono anche essere introdotti direttamente nell’utero della donna. Il tentativo di indurre una gravidanza può anche essere posticipato a un secondo momento e in tal caso gli embrioni vengono congelati. Per evitare gravidanze plurime, idealmente viene impiantato un solo embrione, mentre i restanti possono essere congelati per essere conservati. La coppia, tuttavia, può anche optare per la loro distruzione: questa decisione può essere dettata dal fatto che l’embrione non si stia sviluppando come dovrebbe, presenti anomalie genetiche o cromosomiche o che la coppia non intenda più portare avanti il processo di procreazione. Gli embrioni in sovrannumero possono anche essere messi a disposizione della ricerca.
I grafici riportati di seguito indicano quanti embrioni attraversano le varie fasi.
Con la revisione del 2017 della legge sulla medicina della procreazione (LPAM), in Svizzera è diventato possibile sottoporre gli embrioni a un esame per individuare una mutazione genetica. Sino al 2016 compreso non sono quindi disponibili dati in merito alla voce «Mutazione genetica».
In linea di principio, spetta sempre alla coppia decidere cosa ne sarà dell’embrione. La coppia, peraltro, ha la possibilità di far distruggere un embrione anche nel caso in cui non sussista alcuna motivazione medica: questi casi sono riportati nel grafico con la dicitura «Decisione della coppia».
In caso di decesso di un genitore, l’embrione non può essere utilizzato ulteriormente e inoltre il consenso alla conservazione dell’embrione può essere revocato dalla coppia o da un genitore. In più, la conservazione è limitata a un massimo di dieci anni. Quando gli embrioni sono distrutti per questi motivi, nel grafico è indicata la dicitura «Altri motivi».
I grafici sono stati sviluppati da taglab Ltd.
Ultima modifica 05.12.2024
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