Progetti HTA

Di seguito sono elencati tutti i progetti HTA conclusi e attualmente in corso. Durante il progetto, in questa pagina vengono via via pubblicati il protocollo HTA e il rapporto HTA e i pareri dei portatori di interessi. I rapporti sono redatti in inglese ma sono in parte corredati da un riassunto in tedesco, francese e italiano all’inizio del documento.

News HTA

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11.04.2025

Impiego dei medicamenti Oseltamivir e Baloxavir marboxil per la prevenzione e il trattamento dell’influenza

I medicamenti antivirali Oseltamivir e Baloxavir marboxil sono omologati per la prevenzione e il trattamento dell’influenza (dei tipi A e B). Il rapporto giunge alla conclusione che il trattamento con Oseltamivir o Baloxavir abbassa il rischio di sintomi simil-influenzali. Inoltre, riduce il tempo di attenuazione dei sintomi e diminuisce il consumo di antibiotici. La significatività dei risultati degli studi è stata media per Oseltamivir e bassa per Baloxavir. La prevenzione con Oseltamivir o Baloxavir riduce il rischio di influenza confermata. Ambedue i medicamenti potrebbero non apportare benefici in termini di mortalità od ospedalizzazione.

05.03.2025

Terapie complesse di medicina antroposofica nell’ambito delle cure ospedaliere

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

28.02.2025

Test dell’acido folico in caso di carenza sospetta di acido folico

Il presente rapporto HTA esamina la sicurezza, l’efficacia e le ripercussioni economiche dei test per l’acido folico eseguiti su persone asintomatiche, onché su persone i cui sintomi, problemi medici o fattori esterni sembrano indicare una carenza di cido folico. Il rapporto giunge alla conclusione che la sicurezza e l’efficacia dei test per l’acido folico sono incerte. Secondo lo studio in esame, l’assunzione di acido folico come integratore alimentare è considerata sicura anche se prima non è stato effettuato alcun test. L’assunzione è associata a una riduzione del rischio di diverse malattie croniche ed effetti nocivi per la salute.

28.02.2025

Uso di betaistina o cinnarizina per il trattamento della malattia di Ménière, delle vertigini e del tinnito

I disturbi dell'orecchio interno possono causare sintomi quali vertigini, tinnito e perdita dell'udito. La betahistina e la cinnarizina, con o senza dimenidrinato, sono utilizzate nelle persone con disturbi vertiginosi, compresa la malattia di Ménière. Il rapporto conclude che le evidenze disponibili sono limitate. Il trattamento con betaistina nelle persone affette dalla malattia di Ménière o da diversi disturbi vertiginosi potrebbe comportare una differenza minima o nulla rispetto a un placebo. Inoltre, gli effetti della betaistina su diversi disturbi vertiginosi e quelli della cinnarizina sul tinnito risultano molto incerti. D’altro canto, il trattamento con cinnarizina in combinazione con dimenidrinato potrebbe portare a un miglioramento dei sintomi nelle persone affette da questi disturbi ed essere ben tollerato. L’uso di cinnarizina con dimenidrinato per il trattamento della malattia di Ménière e altri disturbi vertiginosi è associato a un risparmio stimato di 1,2 milioni di franchi.

31.07.2024

Riduzione della durata del trattamento con Trastuzumab nel carcinoma mammario HER2 positivo in stadio precoce

Il carcinoma mammario è la forma di cancro più diffusa tra le donne in Svizzera. Nel 15–20 per cento dei casi, la crescita del tumore accelera a causa della marcata sovraespressione del recettore HER2 nelle cellule tumorali. Trastuzumab, eventualmente in combinazione con Pertuzumab, può essere impiegato negli stadi iniziali prima o dopo l’intervento chirurgico per prevenire questo fenomeno. Il rapporto conclude che è improbabile che la sopravvivenza globale peggiori se la durata del trattamento con Trastuzumab viene ridotta a 6 mesi o meno. Non è possibile trarre conclusioni affidabili sulla sopravvivenza libera da malattia. L’analisi costi-benefici suggerisce che il trattamento con Trastuzumab per 6 mesi invece di 12 comporta una riduzione dei costi, ma eventualmente anche una riduzione del numero di anni di vita guadagnati in piena salute.

16.07.2024

Infiltrazioni intra-articolari con glucocorticoidi per l’osteoartrosi dell’anca o del ginocchio

L’osteoartrosi dell’anca o del ginocchio è una delle patologie articolari più diffuse tra gli adulti. I danni alla cartilagine articolare sono dolorosi e limitano la libertà di movimento. Le infiltrazioni intra-articolari con glucocorticoidi (ormoni steroidei) sono una possibilità per il trattamento dell’osteoartrosi dell’anca o del ginocchio. Il rapporto giunge alla conclusione che non è possibile dimostrare il beneficio del trattamento con infiltrazioni di glucocorticoidi dopo tre mesi. Dopo un mese, sono stati osservati miglioramenti. Sulla base dei dati disponibili, non è chiaro se il beneficio osservato possa essere trasferito alla popolazione generale.

12.07.2024

TTFields (tumor treating fields) per il trattamento del glioblastoma

Il glioblastoma è una forma aggressiva di tumore cerebrale negli adulti. Il trattamento standard per un glioblastoma di nuova diagnosi comprende chirurgia, radioterapia e chemioterapia. L’impiego dei TTFields, ossia campi elettrici per il trattamento dei tumori, offre un’ulteriore opzione terapeutica. Il rapporto conclude che l’impiego dei TTFields ha probabilmente un effetto positivo sulla sopravvivenza. Allo stesso tempo, la terapia genera costi sanitari aggiuntivi.

09.07.2024

Immunoterapia cellulare CAR-T per leucemie e linfomi

Le diverse forme di linfomi a cellule B sono i tumori maligni delle ghiandole linfatiche più diffusi negli adulti. La leucemia a cellule B è il tumore maligno del sangue più diffuso nei bambini e nei giovani adulti. Fino alla fine del 2024, l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie assumerà provvisoriamente i costi del trattamento di terza linea di vari linfomi a cellule B negli adulti e della leucemia a cellule B nei bambini e nei giovani adulti con le terapie cellulari CAR-T Yescarta® e Kymriah®. Il rapporto conclude che, a causa della scarsa qualità degli studi, la significatività dei dati disponibili sull’efficacia e sulla sicurezza delle terapie cellulari CAR-T è generalmente molto bassa. Infine i dati non consentono di trarre conclusioni affidabili sul rapporto costi-benefici.

28.06.2024

Trikafta® per il trattamento della fibrosi cistica

La fibrosi cistica è una malattia metabolica ereditaria, causata da un gene difettoso che provoca la formazione di muco nei polmoni, nel pancreas e nell’intestino. Se non viene trattata, la malattia riduce l’aspettativa di vita. In Svizzera, dal 2021 è stato omologato il medicamento Trikafta® per il trattamento di persone a partire dai 6 anni con almeno una mutazione F508del nel gene CFTR. Trikafta® è assunto dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie fino al 31 gennaio 2025. Il rapporto giunge alla conclusione che, negli scenari considerati, permangono incertezze per quanto attiene al rapporto costi-benefici del trattamento con Trikafta®. Una quota consistente dei costi supplementari per anno di vita in buona salute guadagnato è rappresentata dalle spese di cura ricorrenti annualmente. Un trattamento completo di tutte le persone affette a partire dai 6 anni comporterebbe un impatto in termini di costi pari a circa 160 milioni di franchi all’anno.

28.05.2024

Analisi dell’espressione multigenica in caso di cancro al seno

Le analisi dell’espressione multigenica in caso di cancro al seno sono rimunerate dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie a determinate condizioni. Per poter valutare l’obbligo di rimunerazione delle analisi dell’espressione multigenica in caso di cancro al seno in fase iniziale, è stato commissionato un rapporto HTA, in cui si esaminano l’efficacia, la sicurezza, l’efficienza in termini di costi e l’impatto sul budget, nonché gli aspetti etici, giuridici e sociali.

15.11.2023

Ginkgo biloba in pazienti con prestazioni mentali ridotte, malattia occlusiva arteriosa periferica, vertigini o acufeni

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Benzodiazepine per i disturbi d'ansia

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Termoablazione dei noduli tiroidei benigni

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Termoterapia superficiale/profonda in fisioterapia per i disturbi muscolo-scheletrici

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Terapie infiltrative con corticosteroidi per la tendinopatia o l’entesopatia cronica

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Termoplastica bronchiale per l’asma grave

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

20.10.2023

Estratti di valeriana per disturbi del sonno, stati ansiosi o irrequietudine

Attualmente questo tema si trova in fase di sviluppo. Non appena saranno disponibili i rapporti relativi, saranno pubblicati qui.

22.09.2023

Prevenzione dell’emicrania cronica ed episodica con antagonisti del CGRP

Per prevenire l’emicrania cronica e quella episodica sono disponibili diverse opzioni terapeutiche. Oltre ai betabloccanti, ai calcio-antagonisti e agli antidepressivi, vengono impiegati anche degli anticorpi monoclonali, i cosiddetti antagonisti del CGRP. Il rapporto giunge alla conclusione che l’impiego degli antagonisti del CGRP ha ridotto il numero di giorni di emicrania e che per più persone essi si sono ridotti di oltre la metà, con conseguente miglioramento della qualità di vita. Il rapporto costi-benefici è risultato migliore per l’emicrania cronica. Una riduzione dei prezzi degli antagonisti del CGRP migliorerebbe nettamente il rapporto costi-benefici e ridurrebbe l’impatto sul budget.

15.08.2023

Miglioramento chirurgico dell’irrorazione sanguigna in persone con malattie cardiovascolari croniche rispetto alla terapia farmacologica

La terapia delle malattie cardiovascolari croniche prevede, oltre al trattamento farmacologico, anche interventi chirurgici volti a migliorare l’irrorazione sanguigna nel sistema cardiovascolare, tra cui per esempio le cosiddette operazioni di bypass o l’impianto di stent vascolari tubolari nei vasi ristretti. Il rapporto giunge alla conclusione che un’operazione di bypass apporta più benefici rispetto alla sola terapia farmacologica. Per l’impianto di stent vascolari tubolari il beneficio è meno chiaro ed è dimostrato solo sul breve termine.

07.06.2023

Anticoagulanti orali per la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in persone con fibrillazione atriale non valvolare

Gli anticoagulanti orali sono impiegati in persone con fibrillazione atriale per la prevenzione di ictus. Nel quadro di un HTA sono stati messi a confronto anticoagulanti orali diretti (AOD) e antagonisti della vitamina K (AVK). Studi indicano che, per quanto riguarda la mortalità complessiva, gli AOD sono leggermente migliori degli AVK. In particolare sono stati osservati miglioramenti nella prevenzione di emorragie, mentre la differenza nell’insorgenza di ictus tra i gruppi di principi attivi si è dimostrata essere soltanto minima. Inoltre, sebbene siano più costosi, gli AOD hanno mostrato un rapporto costi/benefici positivo rispetto agli AVK.

11.11.2022

Esami della funzionalità tiroidea in caso di sospetta disfunzione tiroidea

In caso di sospetta disfunzione tiroidea, le misurazioni degli ormoni tiroidei possono fornire indicazioni rilevanti. A questo scopo esistono due procedure di esame: l’esame a una fase misura l’ormone tireostimolante (TSH) e altri ormoni tiroidei in un unico passaggio, mentre con la procedura a due fasi è necessario attendere il risultato della misurazione del TSH. Il rapporto giunge alla conclusione che, dal punto di vista clinico, il rischio di mancata diagnosi dei casi di disfunzione tiroidea utilizzando la procedura di esame a due fasi è minimo. Per quanto riguarda i costi, l’esame a due fasi si è rivelato più conveniente rispetto all’approccio a una fase. L’approccio con esami TSH reflex è risultato essere il più economico.

28.10.2022

Impiego dell’ormone levotiroxina in caso di ipotiroidismo lieve

Un valore elevato dell’ormone che stimola la tiroide, il cosiddetto ormone tireostimolante (TSH), indica la presenza di un ipotiroidismo lieve. A questo stadio i livelli ormonali della tiroide rientrano nei parametri normali e compaiono sintomi soltanto lievi. Per il trattamento dell’ipotiroidismo lieve si impiega in Svizzera una versione prodotta artificialmente dall’ormone tiroideo sintetizzato dall’organismo, la levotiroxina. Il rapporto è giunto alla conclusione che una terapia con levotiroxina è efficace per abbassare i valori dell’ormone TSH, ma non per ridurre disturbi o effetti collaterali.

21.10.2022

Medicamenti per la demenza dovuta all’Alzheimer e al Parkinson

Il presente rapporto HTA indaga l’efficacia di diversi medicamenti impiegati per il trattamento dei sintomi della demenza dovuta all’Alzheimer e al Parkinson. Le ricerche in letteratura hanno mostrato che, rispetto ai placebo, i medicamenti antidemenza hanno un certo effetto positivo, per esempio sulle capacità cognitive, in caso di demenza lieve, moderata e talora anche avanzata dovuta all’Alzheimer e al Parkinson. Dall’osservazione di un intervallo di tempo più lungo, il rapporto costi-benefici è risultato positivo per la maggioranza dei medicamenti antidemenza.

06.05.2022

Denosumab (Prolia®) per il trattamento dell'osteoporosi

Denosumab (Prolia®) è utilizzato per trattare l’osteoporosi (riduzione della sostanza ossea), in particolare nelle donne dopo la menopausa e nelle persone che presentano un maggiore rischio di fratture ossee o che ricevono determinate terapie contro il cancro. Nel 2017 vi sono state segnalazioni secondo cui un’interruzione della terapia con Denosumab potrebbe provocare una controreazione eccessiva, come una perdita di densità ossea e un rischio accresciuto di fratture a livello della colonna vertebrale. Il rapporto giunge alla conclusione che per la maggior parte dei gruppi di pazienti trattati i risultati ottenuti con Denosumab sono paragonabili a quelli di altre terapie, anche per quanto concerne la sicurezza.

06.05.2022

Confronto dell’impiego di medicamenti contro le metastasi ossee

I pazienti affetti da cancro con metastasi ossee ricevono medicamenti a cadenza mensile per ridurre il rischio di fratture ossee e di un eccesso di calcio nel sangue. Studi più recenti indicano che la somministrazione di questi medicamenti soltanto una volta ogni tre mesi invece di una volta al mese ha un’efficacia simile ma comporta un minor rischio di effetti collaterali. Paragonando l’impiego ogni tre mesi con quello mensile, le analisi degli studi hanno evidenziato, a fronte di un’efficacia simile, soltanto scarse differenze nei possibili effetti collaterali. Se i medici trattassero fin dall’inizio i nuovi pazienti ogni tre mesi, ne risulterebbero possibili risparmi per più di 53 milioni di franchi nei prossimi cinque anni.

Esempi di parole da cercare:
osteoartrosi o osteo* o *artrosi 

Ultima modifica 03.05.2024

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