Strategia nazionale di lotta contro la tubercolosi 2012-2017

La tubercolosi è un problema che comporta varie sfide di sanità pubblica. Per questa ragione l’UFSP nel 2011 ha elaborato una strategia che gode di un ampio consenso in collaborazione con i suoi partner, in particolare Cantoni e Lega polmonare svizzera.

Un tema che concerne la sanità pubblica

A porre problemi sono soprattutto le diagnosi tardive e, di conseguenza, il contagio di altre persone. Questo è in parte dovuto ai problemi dell’accesso all’assistenza sanitaria e alle difficoltà di comunicazione con cui sono confrontati i migranti. D’altra parte, l’esperienza dei professionisti della salute in ambito di tubercolosi è diminuita negli ultimi decenni. Quando la diagnosi è data l’accento viene posto sulla garanzia di un trattamento corretto della durata di diversi mesi. È inoltre importante procedere a una ricerca delle persone di contatto recentemente infettate per poterli sottoporre al trattamento. Non appena viene registrato un caso, è l’ufficio del medico cantonale che coordina i vari compiti e che, spesso, affida l’incarico al personale specializzato della Lega polmonare presente sul posto.

Gli obiettivi della strategia

La strategia fissa interventi prioritari e si occupa della coordinazione fra Confederazione e cantoni.

Gli obiettivi sono:

mantenere le competenze mediche;
garantire l’accesso alla diagnosi e al trattamento alle popolazioni a rischio, in particolare persone senza statuto legale di soggiorno e senza assicurazione malattia;
condurre la ricerca dei soggetti di contatto in modo uniforme ed efficiente;
adottare misure di lotta contro la tubercolosi efficaci, appropriate ed economiche.

Le misure contenute nella strategia

È importante rispettare gli standard nazionali (manuale della tubercolosi Lega polmonare/UFSP). Gli assi di intervento e le misure sono le seguenti:

Diagnosi: accesso alla diagnostica, sensibilizzazione del personale;
Trattamento e misure di accompagnamento: rispetto degli standard, la supervisione diretta della terapia (DOT), isolamento, non espulsione delle persone sottoposte a trattamento e scambi di informazioni fra le istituzioni;
Indagini ambientali: rispetto degli standard, assunzione delle spese;
Sorveglianza epidemiologica: dichiarazioni e analisi dei dati, indagini sui ceppi resistenti;
Informazione, formazione, comunicazione: elaborazione di piani d’azione cantonali, formazioni continue per gruppi di professionisti, comunicazione in seno alle popolazioni a rischio;
Cooperazione internazionale: UFSP per singoli casi, raccomandazioni internazionali, messa a disposizione di dati epidemiologici.