Agenda cure di base

L’Agenda cure di base, lanciata il 26 novembre 2024 dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, ha lo scopo di garantire che tutte le persone in Svizzera continuino ad avere accesso a cure di base sufficienti e di alta qualità.

In occasione della Conferenza nazionale Sanità2030 del 20 febbraio 2024 la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato che una delle sue priorità di politica sanitaria è il rafforzamento delle cure di base. Al centro di tale impegno c’è l’Agenda cure di base, della cui elaborazione si occupa la Confederazione con il coinvolgimento di attori chiave.

Visione e obiettivi

Visualisierung zur Agenda Grundversorgung

I lavori sull’Agenda di cure di base si fondano sulla seguente visione: garantire cure di base* di alta qualità accessibili a tutte le persone in qualsiasi regione della Svizzera.
Le cure di base devono assicurare che:

  • sia garantito un primo contatto rapido e semplice per problemi di salute acuti e domande sullo stato di salute;
  • le persone che soffrono di malattie croniche e/o sono affette da più patologie ricevano un’assistenza continua e coordinata fino alla fine della loro vita;
  • siano garantite le cure a bambini e adolescenti.

Al fine di realizzare questa visione, i lavori sull’Agenda cure di base si concentrerà su due obiettivi.

Obiettivo A Obiettivo B
Lo scopo dell’Agenda cure di base è contribuire alla realizzazione di un sistema di cure di base in grado di sostenere le sfide future. Essa prevede misure per l’ulteriore sviluppo e l’implementazione di modelli di cure mediche innovativi, misure per l’ulteriore sviluppo dei profili professionali e misure volte a sfruttare le opportunità della trasformazione digitale. Nell’elaborazione dell’Agenda vanno fatte confluire come «buone pratiche» le esperienze acquisite con modelli già in uso (p. es. a livello regionale o cantonale).  Lo scopo dell’Agenda cure di base consiste nel contribuire a ridurre la carenza di personale qualificato, integrando le misure già adottate nell’ambito dell’iniziativa sulle cure infermieristiche. Lo fa introducendo misure volte a prolungare la permanenza del personale qualificato in tale ambito professionale attraverso condizioni di lavoro adeguate e a promuovere le nuove leve di personale specialistico (medico) nelle cure di base.

Procedura

Entro la fine del 2025 sarà elaborato in collaborazione con gli attori rilevanti un rapporto che illustrerà le misure necessarie e le responsabilità. I lavori in seno ai relativi gruppi di lavoro competenti del settore sono iniziati il 31 gennaio 2025.

Esiste un gruppo di lavoro per ogni ambito d’intervento:

L’interazione tra la Confederazione, i Cantoni e tutti gli altri attori rilevanti nell’ambito delle cure mediche di base è di fondamentale importanza per lo sviluppo e l’attuazione efficaci dell’Agenda cure di base. Un gruppo direttivo costituito da rappresentanti dei Cantoni e altri attori interessati è responsabile del coordinamento generale e della convalida delle proposte specifiche dei gruppi di lavoro. Il «Forum Cure mediche di base», che è stato istituito nel 2015 e riunisce 25 attori interessati del settore, fungerà da cassa di risonanza.

Nel 2026 è previsto che, sulla base del rapporto, il Consiglio federale decida su un futuro pacchetto di misure.

Collocazione tematica

L’Agenda cure di base è correlata a diverse altre tematiche trattate dall’UFSP. Alcune presentano un nesso diretto e costituiscono una base per le misure dell’Agenda cure di base, come ad esempio l’attuazione dell’iniziativa sulle cure infermieristiche. Altre attività dell’UFSP hanno un riferimento tematico.

Alcune vanno considerate separatamente dall’Agenda cure di base, come la cura appropriata dei pazienti.
Un elenco non esaustivo delle attività dell’UFSP in relazione all’Agenda cure di base è disponibile qui:

Attività dell’UFSP correlate all’Agenda cure di base:

Situazione di partenza

Le cure di base si trovano di fronte a numerose sfide, tra cui quella dell’invecchiamento della popolazione. Entro il 2045, in Svizzera il numero degli ultraottantenni sarà più che raddoppiato rispetto a oggi. L’età avanzata è accompagnata da un aumento delle patologie multiple.

Con questa evoluzione della popolazione, aumenta il fabbisogno di prestazioni mediche e infermieristiche. Già oggi, l’assistenza di base si trova a fare i conti in numerosi settori con una carenza di professionisti della salute. Si stima che, se non saranno adottate ulteriori misure, la carenza di personale qualificato si acuirà ulteriormente.

Nei prossimi anni un elevato numero di professionisti qualificati andrà in pensione. Quasi la metà (49 %) dei medici di famiglia che esercita in uno studio medico ha un’età pari o superiore ai 55 anni e si avvicina dunque all’età di pensionamento; il 14 per cento di essi l’ha già raggiunta o l’ha addirittura superata . Nel settore infermieristico si prevede che, entro il 2029, il 23 per cento del personale infermieristico di livello terziario andrà in pensione. Nel caso del personale infermieristico e di assistenza di livello secondario, tale quota è pari al 19 per cento. Se si prendono in considerazione anche gli abbandoni precoci della professione, entro il 2029 nel settore infermieristico mancherà fino a un terzo del personale qualificato.

Anche nelle diverse specializzazioni mediche, senza l’arrivo di ulteriori medici dall’estero si registrerà una carenza di professionisti, soprattutto nei settori della medicina di famiglia, della psichiatria, della psichiatria infantile e adolescenziale e della pediatria.

Nel settore delle cure mediche di base si registrano inoltre differenze nella ripartizione regionale dei medici: se, a livello svizzero, si registra la presenza di 0,8 medici di base ogni 1000 abitanti, tale valore diminuisce notevolmente nelle zone rurali, dove è pari a 0,4. Nelle aree urbane si conta invece un medico di base ogni 1000 abitanti.

Nell’elaborazione di possibili soluzioni occorre tenere conto degli attuali sviluppi della trasformazione digitale, del passaggio dall’assistenza stazionaria a quella ambulatoriale e dei modelli innovativi di cure coordinate e interprofessionali.

Ulteriori informazioni

Cure mediche di base

La Confederazione e i Cantoni provvedono affinché tutti abbiano accesso a cure mediche di base sufficienti e di qualità. Fondamentale a tale scopo è una collaborazione stretta e coordinata tra le diverse professioni sanitarie.

Cure coordinate

Con un buon coordinamento tra i fornitori di prestazioni è possibile evitare i doppioni, migliorare la qualità e contenere i costi. Attuiamo diverse misure e vari progetti per rafforzare le cure coordinate.

Programma di promozione «Interprofessionalità nel settore sanitario 2017-2020»

Il programma di promozione «Interprofessionalità nel settore sanitario» era volto a rafforzare la collaborazione interprofessionale nel settore della sanità e ad aumentare l’efficienza.

Una strategia per combattere la mancanza di medici

Formare un maggior numero di medici e perfezionarli in base al fabbisogno: queste alcune delle misure con cui il Consiglio federale intende affrontare la situazione difficile pronosticata nell’assistenza medica

Ultima modifica 06.02.2025

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