Quale principale partner economico della Svizzera, l’Unione europea è anche un interlocutore importante in materia di salute. Il Consiglio federale intende pertanto intensificare la collaborazione con l'UE nell'ambito della gestione delle crisi e della prevenzione delle minacce alla salute con un accordo. La collaborazione avviene a livello sia formale, sia informale.
Collaborazione formale – accordi bilaterali
Benché non esista attualmente un accordo bilaterale specifico per il settore della sanità pubblica, alcuni suoi aspetti sono disciplinati dagli accordi vigenti:
- Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC), che prevede disposizioni sul riconoscimento reciproco dei diplomi delle professioni sanitarie e sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, comprese le assicurazioni malattie e maternità;
- Accordo con la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità, volto ad eliminare gli ostacoli tecnici al commercio per alcuni prodotti industriali, quali i dispositivi medici e i biocidi. L’accordo disciplina anche la certificazione dei medicamenti e le ispezioni dei relativi processi di fabbricazione;
- Accordo di Schengen/Dublino per il rilascio di certificati medici ai viaggiatori malati che devono assumere sostanze soggette alla legislazione sugli stupefacenti.
Incontri informali dei ministri della salute
La Svizzera è regolarmente invitata a partecipare, in qualità di osservatrice, alla riunione informale biennale dei ministri della salute dell’Unione europea «EU Informal Health Ministers Meeting», in occasione della quale si discutono le sfide attuali in campo sanitario a livello europeo.
Ultima modifica 30.09.2024
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