Chiunque in Svizzera necessita di un organo di una persona deceduta può farsi iscrivere in una lista d'attesa.
In Svizzera un organo può essere attribuito solo a una persona iscritta nella lista d'attesa svizzera. La legge sui trapianti (art. 17 e art. 21) stabilisce chi può essere iscritto nella lista d'attesa.
Decisione medica relativa all'iscrizione nella lista d'attesa
Se un trapianto è indicato dal profilo medico e il paziente che ne ha bisogno ha dato il suo consenso, il medico curante deve notificarlo a un centro di trapianto svizzero. Per decidere l'iscrizione di una persona nella lista d'attesa, si applicano criteri medici (legge sui trapianti, art. 19 e art. 20; ordinanza sull'attribuzione di organi art. 3 e art. 6)
Attribuzione secondo i criteri stabiliti
I pazienti in attesa di un organo sono più numerosi degli organi a disposizione. Perciò occorre decidere caso per caso chi ha l'assoluta priorità nel ricevere l'organo di una persona deceduta. L'attribuzione degli organi compete alla fondazione Swisstransplant, che opera su mandato della Confederazione. Nello svolgimento dell'attività Swisstransplant si attiene ai seguenti criteri: l'urgenza medica, l'utilità terapeutica, le pari opportunità e il tempo d'attesa trascorso. Maggiori informazioni sull'attribuzione sono disponibili alla rubrica «Attribuzione di organi, tessuti e cellule»:
Stessi diritti delle persone residenti in Svizzera
In base a un accordo internazionale, per l'attribuzione di organi i seguenti gruppi di persone straniere hanno gli stessi diritti dei residenti in Svizzera:
- I cittadini dell’UE, dell’AELS e svizzeri, non domiciliati in Svizzera ma in un Paese dell’UE o dell’AELS e assoggettati all’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS, assicurazione di base). Anche i loro familiari rientrano in questa categoria, sempre che siano assoggettati all’AOMS in Svizzera.
- I cittadini di Stati terzi (p. es. persone prive di cittadinanza di un Paese dell’EU o dell’AELS), che vivono nelle regioni di frontiera con la Svizzera, esercitano un’attività lucrativa come frontalieri secondo l’articolo 25 della legge federale sugli stranieri e a loro domanda sono assoggettati all’AOMS, nonché i loro familiari parimenti assoggettati all’AOMS.
- In caso d’emergenza, può essere prestato aiuto anche a uno straniero che durante un breve soggiorno in Svizzera necessita urgentemente di un trapianto di organi, per esempio a causa di un’intossicazione da funghi potenzialmente letale durante una vacanza. La Svizzera concede l’assistenza reciproca internazionale in materia di prestazioni a tutti i cittadini di uno Stato dell’UE, dell’AELS o svizzeri non domiciliati in Svizzera e che sono assoggettati all’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie nel Paese di domicilio o in Svizzera. L’assistenza reciproca internazionale in materia di prestazioni è concessa solo in caso di emergenza medica imprevista o non pianificata, verificatasi durante il soggiorno in Svizzera. Il viaggio in Svizzera non può essere intrapreso per sottoporsi a un trattamento medico.
Opportunità più ridotte
Chi non appartiene ai gruppi di persone summenzionati, può essere ugualmente iscritto nella lista d’attesa svizzera a determinate condizioni (art. 4 dell’ordinanza sull’attribuzione di organi). È il caso, per esempio, delle persone domiciliate nella regione di frontiera con la Svizzera, senza assicurazione di base in Svizzera e che da tempo si sono sottoposte a cure mediche in un ospedale svizzero. Nell’attribuzione esse sono prese in considerazione in seconda priorità, ossia solo quando per un organo non è stato possibile reperire alcun domiciliato in Svizzera o persona aventi gli stessi diritti (v. sopra) (art. 17 cpv. 3 della legge sui trapianti). Per loro la possibilità di ricevere un organo è relativamente esigua.
Nella lista d'attesa di un solo Paese
Per principio una persona può essere iscritta nella lista d'attesa di un solo Paese. Prima dell'iscrizione si controlla che il suo nome non figuri già nella lista di un altro Paese. Un'eccezione è possibile solo nell'ambito di un accordo con lo Stato in questione che consenta, in situazioni d'urgenza, di attribuire organi anche a cittadini già iscritti nelle liste di altri Paesi (cfr. ordinanza sull'attribuzione di organi art. 3 cpv. 2bis).
Donazione da vivente quale alternativa
Possono essere trapiantati anche organi donati da una persona vivente, ad esempio un rene o più raramente una parte di fegato o un lobo polmonare. In molti di questi casi, il donatore vuole donare l'organo ad una determinata persona e per questo si parla di donazioni dedicate.
Più raramente le donazioni da viventi sono destinate a persone sconosciute. Un organo proveniente da questo tipo di donazione, cosiddetta solidaristica, è attribuito a una persona iscritta nella lista d'attesa, così come avviene per la donazione da parte di una persona deceduta. La legge disciplina in modo chiaro le condizioni che devono essere soddisfatte affinché una donazione da vivente sia possibile. Ulteriori informazioni sono disponibili alla seguente rubrica:
Ultima modifica 24.09.2024
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