La donazione di organi da vivente

Determinati organi possono essere donati anche da persone ancora in vita. In questo caso si parla di donazione da vivente. Chi si interessa a questo tipo di donazione deve essere informato sulla procedura e sui rischi.

Nella donazione da vivente viene prelevato un organo o una parte di organo al donatore con un intervento chirurgico in anestesia generale. Con un successivo intervento, l’organo viene poi trapiantato nel ricevente. La donazione da vivente più comune è la donazione di un rene.

Vantaggi della donazione di organi da vivente per i pazienti

La donazione di organi da vivente offre vantaggi considerevoli ai pazienti rispetto a quella da persone decedute:

  • gli accertamenti medici preliminari sul donatore possono essere eseguiti senza costrizioni di tempo, il che consente una pianificazione ottimale della data del trapianto;
  • i tempi di attesa per ricevere un organo si riducono;
  • nelle donazioni tra consanguinei è più raro il rischio che l’organismo della persona malata rigetti l’organo trapiantato;
  • la qualità dell’organo è ottima dal momento che per la donazione possono essere prese in considerazione solo persone in ottima salute.

Tutti questi aspetti migliorano le probabilità di successo del trapianto.

Rischi della donazione di organi da vivente per i donatori

I donatori di organi corrono tuttavia dei rischi per la loro salute:

  • Per esempio, come in ogni intervento chirurgico importante, non possono essere escluse complicazioni. Lievi complicazioni, tra cui dolori o infezioni, insorgono relativamente spesso, quelle più gravi come forti emorragie sono molto più rare.
  • Alcune complicazioni possono presentarsi solo qualche tempo dopo la donazione ed essere durature. Per esempio, il 15–20 per cento dei donatori di reni sviluppa ipertensione arteriosa a 5–10 anni dalla donazione.

Per limitare il più possibile questi rischi, deve essere accertato accuratamente lo stato di salute delle persone che possono essere prese in considerazione per una donazione da vivente.

Informazioni dettagliate sui rischi del trapianto di rene da vivente sono pubblicate nell’opuscolo informativo sulla donazione da vivente del Registro svizzero sulla salute dei donatori di organo viventi SOL-DHR/SNO.

La donazione da vivente deve essere volontaria

Oltre agli aspetti medici, vi sono altri fattori importanti negli accertamenti che precedono la donazione da vivente. In particolare occorre assicurare che la donazione sia volontaria e che il potenziale donatore possa prendere una decisione con cognizione di causa.

Chi considera la possibilità di diventare donatore di organi da vivente viene informato sulla donazione e sui rischi associati presso l’ospedale e viene sottoposto a una serie di accertamenti. Riceve tutte le informazioni anche in forma scritta, perché possa leggerle con calma. Conferma con la propria firma il consenso alla donazione, che può revocare in qualunque momento, se cambia opinione.

I medici sono tenuti per legge a spiegare ai potenziali donatori i diversi aspetti, tra cui:

  • il carattere volontario e gratuito della donazione;
  • gli accertamenti ed esami necessari prima della donazione;
  • a procedura di prelievo dell’organo;
  • le possibili conseguenze per la salute fisica e psichica;
  • la copertura assicurativa ed il risarcimento delle spese;
  • i controlli postdonazione a vita.

Maggiori informazioni sono contenute nell’articolo 9 dell’ordinanza sui trapianti.

Aspetti finanziari

In Svizzera è vietato offrire organi in cambio di denaro e venderli. Chi lo fa è punibile. La donazione deve dunque essere gratuita, ossia senza una controprestazione in denaro. Anche chi acquista un organo è punibile (cfr. art. 6 e 7 della legge sui trapianti).

La donazione da vivente di un organo non prevede alcuna rimunerazione, né comporta costi per il donatore. Le spese che ne risultano sono assunte dall’assicurazione malattie del ricevente. Ciò include, ad esempio, il risarcimento per la perdita di salario dovuta alla donazione. I donatori viventi sono inoltre sottoposti a controlli medici postdonazione per tutta la vita. Anche i controlli postdonazione sono pagati dall’assicurazione malattie del ricevente. Maggiori dettagli sugli aspetti finanziari della donazione da vivente sono contenuti nell’opuscolo informativo sulla donazione da vivente in Svizzera.

Chi riceve l’organo donato?

Donazione da vivente a un congiunto

La maggior parte delle donazioni di organi da vivente avviene tra persone che si conoscono. Se il donatore stabilisce chi deve ricevere il suo organo, si parla di donazione dedicata.
Una donazione da vivente può mutare durevolmente la relazione tra il donatore e il ricevente. Le conseguenze coinvolgono spesso anche la cerchia stretta dei familiari. Un donatore deve essere consapevole di due aspetti:

  1. l’organo donato potrebbe non portare alla completa guarigione,
  2. un trapianto può anche non riuscire.

In questi casi le persone coinvolte possono sentirsi deluse, arrabbiate o essere colte da sensi di colpa. In condizioni propizie e con l’opportuno accompagnamento psicologico, la donazione di organi da vivente è tuttavia prevalentemente un’esperienza nel complesso positiva. Dai sondaggi risulta che la maggior parte di coloro che hanno donato un organo non si pente della propria decisione. Lo rifarebbero.

Donazione da vivente a una persona sconosciuta

La legge sui trapianti permette anche donazioni da vivente tra persone che non si conoscono. Si parla di donazioni non dedicate o donazioni samaritane. In questo caso il servizio nazionale di attribuzione assegna l’organo a una persona in lista d’attesa secondo criteri giuridici. Nella lista d’attesa figurano tutte le persone iscritte in Svizzera che necessitano di un organo. Le persone che prendono in considerazione la possibilità di effettuare una donazione samaritana si possono rivolgere a un centro di trapianto (disponibile in tedesco e francese).

Trapianto incrociato tra vivi

Talvolta una donazione da vivente a un congiunto non è possibile, perché il donatore e il ricevente non sono immunologicamente compatibili. Ciò significa che il rischio di rigetto dell’organo trapiantato è troppo elevato.

In questi casi, può essere eseguito un trapianto incrociato (trapianto crossover). Diverse coppie non compatibili tra loro vengono abbinate e il rene donato non va direttamente alla persona prevista dal donatore, ma con un’attribuzione «incrociata» passa a un’altra persona che ha una migliore compatibilità immunologica. Anche quest’altra persona fa parte di una coppia in cui la donazione diretta è impossibile. Si formano così nuove combinazioni di coppie per ottenere la migliore compatibilità possibile tra donatore e ricevente. In questo modo si creano buoni presupposti per il successo del trapianto.

Per coordinare le donazioni incrociate da vivente tra più di due coppie è stato istituito un programma di trapianto incrociato tra vivi, al quale possono partecipare le coppie donatore–ricevente. Si ottiene così un gruppo costituito per metà da persone intenzionate a donare un organo e per l’altra metà da persone che hanno bisogno di un organo. Un software sviluppato appositamente determina le combinazioni adatte di coppie per la donazione e il trapianto all’interno di questo gruppo, tenendo conto tra l’altro dei gruppi sanguigni e delle tipizzazioni dei tessuti delle persone in questione. Maggiori informazioni sono disponibili qui: Trapianto incrociato tra vivi.

Importanza dei controlli postdonazione

Per individuare tempestivamente eventuali problemi di salute che possono insorgere a seguito della donazione di organo da vivente, i donatori devono sottoporsi a esami periodici dopo l’intervento. Ciò permette di individuare e trattare problemi di salute in maniera tempestiva. A tal fine tutte le persone che hanno donato un organo da viventi e che hanno acconsentito ai controlli postdonazione sono iscritte nel registro svizzero sulla salute dei donatori di organo viventi SOL-DHR e convocate regolarmente a esami medici per i controlli postdonazione (a 1, 3, 5, 7, 10 anni dalla donazione, poi ogni due anni). I controlli postdonazione vanno effettuati per tutta la vita.

Come si svolge una donazione di rene da vivente?

L’iter di una donazione di rene da vivente è spiegato grazie a un esempio concreto disponibile al link seguente: L’iter di una donazione da vivente.


Legislazione

Legislazione sulla medicina dei trapianti

La legge sui trapianti crea le basi legali per la medicina dei trapianti in Svizzera. Si fonda sull’articolo costituzionale 119a ed è completata da sei ordinanze di esecuzione.

Ulteriori informazioni

L'iter di una donazione da vivente

La donazione da vivente deve essere pianificata scrupolosamente e preparata sull’arco di diversi mesi. Il tipico iter di una tale donazione è illustrato mediante un esempio fittizio di donazione di rene di una madre alla figlia.

Il trapianto incrociato tra vivi

La donazione di un rene da parte di un donatore vivente a una persona cui è unito da un legame affettivo non è sempre possibile per motivi di compatibilità. Con una donazione incrociata tra vivi, tuttavia, è possibile un’attribuzione «incrociata» di organi a riceventi adatti.

Donazione di cellule staminali del sangue

Alcune gravi malattie ematiche e del sistema immunitario possono essere trattate con il trapianto di cellule staminali del sangue. Chi intende donare queste cellule può iscriversi in un apposito registro.

Ultima modifica 22.01.2025

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