Il trapianto di cellule staminali del sangue può aiutare a combattere alcune gravi malattie ematiche. Queste cellule possono essere donate da persone viventi. Chi desidera farlo può iscriversi in un apposito registro e sarà chiamato quando le sue cellule sono necessarie.
Le cellule staminali del sangue danno origine alle cellule mature. Questo è il motivo per cui si ricorre al trapianto di cellule staminali del sangue per trattare malattie potenzialmente letali, come la leucemia.
Se una persona malata necessita di un trapianto di cellule staminali del sangue occorre cercare un donatore compatibile. Nel cosiddetto trapianto allogenico (dal greco «allo» = altro, estraneo; «gen» = origine) le cellule malate del sangue sono eliminate e sostituite con cellule ematiche sane del donatore.
Per evitare che il sistema immunitario della persona malata attacchie rigetti le cellule staminali ematiche estranee, le caratteristiche tissutali del ricevente e del donatore devono essere il più possibile simili. In circa un terzo dei casi all’interno della cerchia familiare si trova una persona le cui cellule staminali del sangue sono compatibili e disposta alla donazione. In caso contrario, si procede alla ricerca di un donatore idoneo in Svizzera e all’estero. L’organizzazione Trasfusione CRS Svizzera consulta i registri di tutto il mondo nei quali si sono iscritte le persone disposte a donare le proprie cellule staminali del sangue.
Iscriversi nel registro dei donatori
Chi intende donare cellule staminali del sangue può iscriversi nel registro dei donatori di cellule staminali del sangue gestito da Trasfusione CRS Svizzera SA (Swiss Blood Stem Cells). L’organizzazione è stata incaricata dalla Confederazione di gestire il registro delle cellule staminali e collabora strettamente con registri equivalenti all’estero. La registrazione è molto semplice e può essere effettuata alla pagina Donazione di cellule staminali del sangue salvavita.
Per potersi iscrivere al registro, occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, essere in buona salute e avere un’assicurazione malattie in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein. La donazione non è possibile in presenza di alcune malattie e altri indicatori. Maggiori informazioni al riguardo sono contenute nell’opuscolo «Donazione di cellule staminali del sangue – cosa dovreste sapere».
Dopo essersi annunciati, si riceve per posta un set di bastoncini di ovatta con cui prelevare a casa un campione della mucosa orale per determinare le caratteristiche tissutali (video di Trasfusione CRS Svizzera SA). Il set va rispedito insieme alla dichiarazione di consenso e al questionario medico debitamente compilati. La Trasfusione CRS controlla i dati. Se sono soddisfatti i requisiti di base per una donazione, la persona viene iscritta nel registro.
Saranno effettivamente chiamate per una donazione solo le persone le cui caratteristiche tissutali coincidono con quelle di una persona che necessita del trattamento. Ai potenziali donatori sono spiegati la procedura di donazione e i rischi. Maggiori informazioni al riguardo sono contenute nell’opuscolo «Donazione di cellule staminali del sangue – cosa dovreste sapere».
La persona che accetta una richiesta concreta sarà sottoposta a ulteriori esami. Data l’enorme varietà delle caratteristiche tissutali, la probabilità di essere chiamati per una donazione è piuttosto limitata. In Svizzera appena lo 0,05 per cento all’anno di tutte le persone registrate dona le proprie cellule staminali del sangue. Ciò corrisponde a circa 70 donazioni di cellule staminali ogni anno da donatori non imparentati per pazienti in Svizzera o all’estero.
Donazione volontaria e gratuita
Per la donazione di cellule staminali del sangue valgono le stesse condizioni quadro legali previste per la donazione di organi da parte di persone viventi. Per determinare se una persona è idonea a una donazione occorre considerare diversi fattori. Va verificato se la donazione avviene volontariamente e gratuitamente. È vietato chiedere o accettare un profitto finanziario o un altro vantaggio.
La donazione non prevede alcuna rimunerazione, né comporta costi per il donatore.
Ponderare bene la decisione
La disponibilità alla donazione di cellule staminali del sangue può essere revocata in qualsiasi momento. Si raccomanda tuttavia di ponderare per tempo tutti gli argomenti favorevoli o contrari a una donazione. In particolare, se si riceve una richiesta concreta, occorre prendere una decisione il più possibile definitiva e vincolante. Una volta dato il proprio consenso alla donazione, cominciano i trattamenti preparatori al trapianto per la persona ricevente (p. es. chemioterapia e/o radioterapia all’intero organismo necessari a distruggere completamente il midollo osseo). Senza la prevista donazione di cellule staminali del sangue, la persona malata non avrebbe praticamente nessuna possibilità di sopravvivere.
Procedura di donazione
Esistono due tipi di prelievo delle cellule staminali del sangue per il trapianto. Il tipo di donazione più idonea nel caso specifico dipende dalla malattia da curare. La decisione viene presa d’intesa tra il medico responsabile del trapianto e il donatore.
Prelievo dal sangue della circolazione sistemica
Questo tipo di prelievo è frequente. Le cellule staminali del sangue destinate a un trapianto vengono prelevate direttamente dal sangue della circolazione sistemica del donatore. Prima del prelievo vero e proprio, il donatore deve assumere per alcuni giorni dei medicamenti (cosiddetti fattori di crescita), che inducono le cellule staminali a moltiplicarsi e a migrare dal midollo osseo al sangue. Il giorno del prelievo, il sangue del donatore viene trasferito, per un intervallo tra le tre e le sei ore, attraverso un tubo in un apparecchio che separa le cellule staminali dal resto del sangue. Questo processo si chiama aferesi. Al termine di quest’operazione, il sangue viene reinfuso nell’organismo. Di norma il donatore può lasciare l’ospedale il giorno stesso e riprendere il lavoro dopo due–cinque giorni.
Prelievo dal midollo osseo
Questo tipo di prelievo è molto più raro. Per la donazione del midollo osseo, le cellule staminali del sangue vengono prelevate sotto anestesia dal midollo osseo del bacino del donatore, che generalmente può lasciare l’ospedale il giorno seguente e riprendere il lavoro dopo tre–dieci giorni.
Rischi e controllo postdonazione
Il prelievo di cellule staminali del sangue è generalmente ben tollerato. Tuttavia, prima della donazione i donatori devono essere informati sui possibili rischi ed effetti collaterali, diversi a seconda del tipo di prelievo.
Rischi nel prelievo dal sangue della circolazione sistemica
Il prelievo dal sangue della circolazione sistemica avviene in regime ambulatoriale. Alcuni giorni prima del prelievo vengono somministrati al donatore medicamenti (fattori di crescita) che possono provocare sintomi simil-influenzali e dolori ossei o muscolari che scompaiono alla sospensione del medicamento. In rari casi può verificarsi una trombosi.
Rischi nel prelievo dal midollo osseo
Il prelievo di cellule staminali del sangue dal midollo osseo comporta il ricovero del donatore. Le cellule staminali sono prelevate in anestesia generale. I rischi e gli effetti collaterali sono sostanzialmente quelli legati a ogni intervento in anestesia, come nausea e vomito. Inoltre possono subentrare disturbi temporanei quali difficoltà di cicatrizzazione, dolori ed ematomi nella sede del prelievo. Il midollo osseo si rigenera completamente nel giro di poche settimane.
Controllo postdonazione e iscrizione nel registro dei controlli postdonazione
Poco tempo dopo la donazione, il donatore è chiamato a presentarsi a una visita di controllo e a un colloquio. Per riconoscere tempestivamente eventuali problemi di salute dopo una donazione di cellule staminali del sangue, è necessario sottoporre il donatore a controlli medici postdonazione. Ciò consente di rilevare e trattare tempestivamente i problemi di salute. Per questo motivo, tutti coloro che hanno donato cellule staminali del sangue e hanno acconsentito ai controlli postdonazione sono iscritti nel registro dei controlli postdonazione per donatori di cellule staminali del sangue. Per i dieci anni a venire, il donatore è sottoposto a controlli postdonazione da parte di Trasfusione CRS Svizzera SA e viene periodicamente interrogato sul proprio stato di salute.
Cellule staminali del sangue del cordone ombelicale
In rari casi, anche il sangue del cordone ombelicale dei neonati può servire come fonte di cellule staminali del sangue che, dopo il parto, possono essere ottenute dal cordone ombelicale senza rischi per la madre e il bambino, poiché il sangue del cordone ombelicale viene prelevato solo dopo il taglio del cordone ombelicale. Questo sangue può essere conservato per un eventuale impiego futuro. Maggiori informazioni al riguardo sono pubblicate qui: Cellule staminali del sangue del cordone ombelicale.
Trapianto autologo di cellule staminali del sangue
Per il trapianto non occorrono sempre cellule staminali del sangue di un’altra persona. In alcuni casi, tali cellule vengono prelevate direttamente dalla persona malata e ritrapiantate nella stessa dopo un ciclo di chemioterapia o radioterapia che distrugge le cellule tumorali. Si chiama trapianto autologo (dal greco «appartenente allo stesso individuo»), poiché il donatore e il ricevente sono la stessa persona. Questo metodo ha il vantaggio che il corpo riconosce le cellule staminali del sangue come proprie, pertanto non c’è il rischio di rigetto, come nel trapianto di cellule o organi estranei. C’è tuttavia il pericolo che con il trapianto vengano reintrodotte nell’organismo anche cellule tumorali.
Ultima modifica 22.01.2025
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