Agente patogeno e trasmissione
La gonorrea, comunemente detta anche scolo, è una delle infezioni sessualmente trasmissibili più comuni a livello mondiale. È causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, presente nelle secrezioni delle mucose delle persone infette, e si trasmette con rapporti sessuali non protetti orali, vaginali e anali o durante il parto dalla madre al bambino.
Quadro clinico
Di solito, 2-7 giorni dopo il contagio compaiono i primi sintomi. Nell'uomo, si manifestano principalmente un arrossamento e un gonfiore del meato dell'uretra con una sensazione di bruciore durante la minzione e secrezione purulenta (da cui il termine popolare «scolo»). Se non viene trattata, l'infezione si estende alla prostata e agli epididimi. Allo stesso modo, nella donna l'infezione si manifesta in primo luogo con un aumento delle secrezioni vaginali e con una sensazione di dolore durante la minzione; se l'infezione non viene curata, sussiste il pericolo che si diffonda nella zona pelvica.
Tuttavia, l'infezione decorre spesso (più nella donna che nell'uomo) in maniera asintomatica o con sintomi più lievi, e perciò può rimanere nascosta per lungo tempo. A seconda delle pratiche sessuali, l'infezione può manifestarsi anche in bocca, in gola o nella regione anale, in questo caso spesso in maniera asintomatica o sotto forma di arrossamento e irritazione. Di norma, una terapia antibiotica porta alla guarigione, tuttavia destano preoccupazione le segnalazioni di ceppi resistenti ad antibiotici con cui fino a pochi anni fa si riusciva a curare la malattia.
La conseguenza tardiva di una gonorrea non trattata è in entrambi i sessi l'infertilità. Complicazioni più rare sono artriti, infiammazioni della pelle, del cuore e congiuntivite, quest'ultima per esempio anche come conseguenza della trasmissione dell'infezione durante il parto.
Diffusione e frequenza
In Svizzera, come nel resto d’Europa, il numero d’infezioni da gonorrea dichiarate ogni anno è in costante aumento. Nel 2022 in Svizzera sono stati dichiarati 5112 casi accertati di gonorrea, un numero superiore del 25 per cento a quello registrato l’anno precedente. Questo dato è dovuto principalmente alla maggiore frequenza di test nei gruppi a rischio. Gli uomini rappresentano una percentuale molto elevata, con l’80 per cento dei casi diagnosticati, mentre la fascia d’età più colpita è quella tra i 25 e i 34 anni. Tra gli uomini omosessuali e bisessuali, le persone con numerosi partner sessuali e quelle attive nell’ambito della prostituzione, la malattia è più frequente che nel resto della popolazione.
Prevenzione
L’uso del preservativo riduce, ma non esclude del tutto, il rischio di contrarre la sifilide. L’importante è che l’infezione sia diagnosticata precocemente e trattata.
Occorre pertanto osservare quanto segue:
Chi cambia spesso partner sessuale o ne ha più di uno nello stesso periodo dovrebbe consultare il suo medico o un altro specialista riguardo alla gonorrea e ad altre infezioni sessualmente trasmissibili e chiarire se sia necessario o meno sottoporsi a test.
Se è stata contratta l’infezione, il sito www.lovelife.ch contiene consigli su come informare il partner.
E per tutte le persone che hanno rapporti sessuali vale:
«Fai il tuo safer sex check su www.lovelife.ch.»
Durante la gravidanza è inoltre importante effettuare controlli periodici dal ginecologo. Per proteggere il bambino, le donne incinte sono sottoposte tra l’altro ai test per l’HIV, la sifilide e l’epatite B.