Studi delle insorgenze e accertamenti epidemiologici

Quando una malattia a dichiarazione obbligatoria ricorre con particolare frequenza in un dato periodo o luogo viene eseguito tempestivamente uno studio delle insorgenze. Il chiarimento di questioni meno urgenti viene invece affidato ad altri accertamenti epidemiologici. 

Quando vengono eseguite queste indagini?

L’aumento inaspettato dei casi di una determinata malattia infettiva o la sua recrudescenza stagionale può segnalare un’eventuale insorgenza. In tali situazioni si può procedere a un relativo studio.

Altri accertamenti epidemiologici vengono invece effettuati quando l’analisi dei dati del sistema di dichiarazione obbligatoria rileva delle variazioni nella distribuzione geografica, dell’età o di altre caratteristiche delle persone colpite. In questi casi si effettua un’indagine dei possibili fattori scatenanti. Le cause possono essere, ad esempio, variazioni nella copertura vaccinale della popolazione, problemi legati ai vaccini, l’applicazione di nuove direttive da parte dei medici o l’introduzione di nuovi metodi diagnostici presso i laboratori.

Quali sono gli obiettivi?

Lo studio delle insorgenze si concentra sulla rapida identificazione delle fonti di infezione affinché possano essere adottati provvedimenti immediati. Se la malattia è stata causata, ad esempio, da un prodotto alimentare contaminato questo deve essere ritirato dal commercio il più rapidamente possibile. Nel caso delle patologie altamente infettive e dal decorso eventualmente fatale, vengono prontamente contattate, informate e trattate le persone che hanno avuto contatti con i contagiati. Nelle due situazioni descritte, i provvedimenti impediscono la trasmissione e, di conseguenza, l’insorgenza di malattie.

Gli accertamenti epidemiologici si concentrano sull’analisi dei principali fattori di rischio delle malattie o sulla misurazione dell’impatto dei programmi di vaccinazione. Di norma, dalle informazioni così ottenute vengono ricavate raccomandazioni e misure capaci di ridurre il numero di infezioni nel lungo periodo. I risultati di questi studi, che, per quanto possibile, vengono eseguiti secondo criteri scientifici, vengono spesso pubblicati persino in riviste specialistiche. In questo modo le nuove conoscenze vengono divulgate e discusse da un ampio pubblico.

Come si svolgono questi studi?

Il metodo di studio più adeguato viene scelto in funzione dell’oggetto da indagare. Gli studi caso-controllo, ad esempio, trovano applicazione sia nell’analisi delle insorgenze, sia nell’accertamento dei fattori di rischio. Allo stesso modo si possono effettuare anche relazioni cliniche, studi di coorte e trasversali.

La metodologia d’indagine prevede l’interrogazione di soggetti infetti, di medici curanti e/o di laboratori nonché il procacciamento di dati (già esistenti) prodotti da medici, laboratori e altre fonti ufficiali. Talvolta può rendersi utile anche un’analisi approfondita di campioni di laboratorio: grazie alle analisi biomolecolari si può infatti tentare di scoprire la causa di un’infezione o l’eventuale nesso tra i casi di contagio.

Chi esegue questi studi?

La Legge sulle epidemie attribuisce la responsabilità degli accertamenti epidemiologici innanzitutto ai Cantoni. L’UFSP fornisce loro il sostegno necessario in termini di personale e competenza specialistica. In casi particolari, ad esempio quando si rendono necessari provvedimenti nel trasporto internazionale di persone o quando un’epidemia colpisce più Cantoni, l’UFSP può farsi carico di tali accertamenti. Gli studi delle insorgenze sono la forma più elementare degli accertamenti epidemiologici; quando essi interessano più Cantoni è l’UFSP a ordinarne l’esecuzione. Se l’UFSP e i Cantoni convengono sulla necessità di uno studio di approfondimento, il primo viene incaricato di eseguire ulteriori accertamenti epidemiologici. Tali indagini non vengono effettuate dall’UFSP ma da esperti di scuole universitarie, istituti di ricerca di mercato o di valutazione. I risultati così ottenuti confluiscono in un rapporto conclusivo e vengono poi presentati ai Cantoni, alle autorità coinvolte e all’opinione pubblica.

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Ultima modifica 07.08.2024

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