Rinnovamento: attenzione alle sostanze pericolose

Con un programma di risanamento ben definito si possono evitare brutte sorprese, come lo sviluppo di muffa. Se si sospetta la presenza di sostanze pericolose, come l’amianto, devono essere effettuati immediatamente accertamenti.

Di fronte alla prospettiva di un risanamento o di un rinnovamento di uno stabile è consigliabile far predisporre un piano dettagliato. Ciò permette di garantire che i necessari lavori siano individuati per tempo e integrati nel piano di risanamento. Se ad esempio nel quadro di misure di risparmio energetico sono previste nuove finestre con vetri isolanti o sono effettuati altri lavori di isolamento, si riduce il ricambio dell'aria nell'edificio, rendendo spesso necessarie contromisure. Per evitare in futuro problemi di umidità e di muffa, occorre al contempo migliorare l'isolamento termico delle facciate e assicurare che sia mantenuta la necessaria aerazione.

Occorre però anche non sottovalutare l'importanza della serietà di architetti, artigiani, ditte specializzate nel risanamento, ma anche di disinfettori. Per questo si raccomanda di raccogliere informazioni sulle rispettive ditte e di richiedere un'offerta.

Gli appassionati del fai-da-te devono possedere la necessaria competenza per eseguire determinati lavori. Ciò permette di evitare che si verifichino danni allo stabile anzitempo. Si sconsiglia pertanto di avventurarsi in progetti tecnicamente complessi, come la posa di pannelli isolanti all'interno di un edificio, ad esempio sotto il tetto per la trasformazione di soffitte in spazi abitativi. In tutti questi Nell'ambito di tali lavori va prestata attenzione alla rapidità di asciugatura, senza tuttavia accelerarne i tempi.

Ulteriori informazioni

Amianto

Negli edifici costruiti prima del 1990 possono essere presenti diversi materiali contenenti amianto, la cui lavorazione può liberare fibre di amianto cancerogene.

PCB (bifenili policlorurati)

I PCB sono sostanze difficilmente degradabile. Molti utilizzati nella costruzione, PCB sono stati vietati nel 1986 per loro proprietà nocive. Tuttavia li si ritrova ancora oggi nell’ambiante e la catena alimentare.

Ultima modifica 26.07.2024

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