Ricambio d’aria e impianti di ventilazione

Negli edifici ermetici non sempre è evidente garantire un ricambio dell’aria sufficiente. Nella progettazione di nuove costruzioni e risanamenti va sviluppato un concetto di ventilazione. Per gli impianti di ventilazione va rispettata la direttiva sui requisiti igienici.

Ricambio dell’aria

Per una buona qualità dell’aria ambiente è necessario un ricambio sufficiente di aria fresca. Questo perché la presenza di determinate sostanze, dovuta ad esempio al metabolismo delle utenze e alle loro attività quotidiane come cucinare, pulire, fare la doccia, prendersi cura del corpo, è inevitabile. Anche i materiali possono liberare nell’aria dei locali quantità minime di sostanze, come ad esempio l’odore naturale del legno e della pelle. A dipendenza dell’utilizzo dei locali, si aggiungono ulteriori carichi, p.es. in uffici tramite sostanze da computer e stampanti. Dalla presenza di persone nei locali, in particolare durante i periodi freddi dell’anno, possono essere rilasciate nell’aria ambiente virus del raffreddore o influenzali. Per evitare che si accumulino nei locali, tali impurità devono essere espulse tramite la ventilazione e sostituite con aria esterna.

Fino agli anni Sessanta, gli edifici erano poco ermetici e le finestre non erano ancora dotate di guarnizioni in gomma. Di conseguenza, nel periodo di riscaldamento andava persa molta energia termica, si creavano sgradevoli correnti d’aria e nei giorni freddi l’aria all’interno dei locali diventava subito troppo secca. Per contro questo ricambio naturale dell’aria ha fatto si che le persone non dovessero praticamente ricambiare l’aria.  Dalla crisi petrolifera negli anni Settanta, la situazione è radicalmente mutata e gli edifici furono resi sempre più ermetici. Oggi, l’involucro di nuovi edifici e quello in seguito a un risanamento energetico deve essere praticamente ermetico. In edifici nuovi e rinnovati con la ventilazione garantita esclusivamente tramite le finestre, il ricambio d’aria regolare è imperativo. In caso di assenza di persone, durante la notte, in caso di forte occupazione dei locali o di rumore esterno disturbante, la ventilazione attraverso le finestre raggiunge però spesso i suoi limiti. Per assicurare il ricambio di aria necessario per una buona qualità dell’aria all’interno dei locali per tutto il periodo di utilizzo è necessario quindi sviluppare un concetto di ventilazione già al momento della progettazione dell’edificio.

Una buona qualità dell’aria interna progettata correttamente

Secondo la norma SIA 180 “Isolamento termico, protezione contro l’umidità e clima interno degli edifici” durante la fase di progetto preliminare di edifici nuovi e risanati è necessario sviluppare un concetto per il ricambio dell’aria nell’edificio. Per un’implementazione riuscita sono sollecitati sia la committenza che i responsabili della progettazione durante le diverse fasi. In particolare, si tratta di ponderare diverse efficaci varianti e di prendere delle decisioni in merito. Insieme con la Società Svizzera degli ingegneri e degli architetti SIA, l’UFSP mette a disposizione delle committenze un aiuto all'orientamento e due schede informative. Questi tre semplici strumenti dovrebbero aiutare ad individuare durante lo sviluppo del progetto quando e quali importanti decisioni devono venir prese per rendere possibile una buona qualità dell’aria interna nell’edificio. Trovate tali documenti alla fine della pagina alla rubrica “Documenti”.

Impianti di ventilazione ineccepibili dal lato igienico

Per garantire il ricambio di aria, oggi anche negli edifici residenziali si punta sempre più su soluzioni tecniche. I diversi sistemi e relativi requisiti non descritti in dettaglio nella norma SIA 382/5 “Ventilazione meccanica negli edifici abitativi”. La soluzione più diffusa è il semplice impianto di ventilazione con aria immessa, aria aspirata e recupero di calore, come impiegato negli edifici Minergie («ventilazione meccanica controllata»). Questi impianti fanno sì che i locali siano continuamente riforniti di sufficiente aria fresca e che si crei un’aria interna di buona qualità. Di notte, l'aria all'interno dei locali rimane di qualità anche con le finestre chiuse, il che è un vantaggio soprattutto nelle zone con forte traffico e rumore. L'aria immessa può essere ripulita dai pollini e dalla polvere mediante filtri e preriscaldata attraverso la trasmissione del calore sottratto all'aria aspirata.

Requisiti

Gli impianti di ventilazione devono essere progettati, eseguiti, regolati e mantenuti con cura. Solo così è garantito un esercizio impeccabile dal profilo igienico. Ciò assume particolare importanza nel settore abitativo, dove trascorrono molto tempo persone sensibili come bambini, anziani e malati. Committenza e persone che si occupano della progettazione di impianti di ventilazione devono quindi attenersi alle indicazioni della direttiva SITC VA104-01 " Requisiti igienici per gli impianti e gliapparecchi aeraulici”. Nel quadro del collaudo è necessario verificare che le effettive portate d’aria immessa e aspirata coincidano con i valori progettati. Le utenze devono inoltre essere ben informate in merito alla funzione e all'utilizzo dell'impianto. È inoltre necessario chiarire le responsabilità in materia di controllo e manutenzione.

Gli impianti di ventilazione vengono erroneamente valutati in merito alle loro possibilità

In un edificio ermetico che rispetti gli odierni requisiti, un impianto di ventilazione meccanica ha lo scopo di eliminare la presenza inevitabile di sostanze nocive dovuta all'utilizzazo. Tra queste troviamo il prodotto della respirazione e della traspirazione delle utenze, come la CO2, l'umidità e gli odori. Ma contrariamente a quanto si possa pensare,i locali ventilati meccanicamente non hanno un ricambio d’aria maggiore rispetto a locali in un edificio non ermetico. Importanti carichi di sostanze nocive non possono in nessun caso essere eliminate. Ciò vale sia per il fumo da tabacco sia per le forti emmissioni dovute a solventi, come sostanze prodotte durante e dopo i lavori di costruzione e di risanamento. Perciò, anche in presenza di un impianto di ventilazione le utenze devono provvedere a ridurre al minimo nei locali interni quantità superiori di sostanze nocive .

Ulteriori informazioni

Arieggiare e riscaldare correttamente

Una temperatura adeguata e una ventilazione sufficiente sono condizioni per un clima interno gradevole e una buona qualità dell’aria ambiente. Cucine a gas, stufe a legna o caminetti devono scaricare direttamente all’esterno.

Fumo di tabacco e ventilazione

Neanche un frequente e abbondante ricambio d’aria è sufficiente per ripristinare l’aria sana nei locali in cui si fuma. Ma una ventilazione meccanica può evitare che l’aria inquinata dal fumo penetri nei locali attigui.

Ventilazione degli edifici in situazioni pandemiche

La presa di posizione «Ventilazione degli edifici in situazioni pandemiche» riassume in sei dichiarazioni ciò che i progettisti, gli operatori e i responsabili lato utenza degli edifici devono considerare durante la ventilazione in situazioni di pandemia.

Ultima modifica 28.08.2024

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