Le compresse allo iodio sono impiegate quando si verifica un grave incidente in una centrale nucleare. Qui potete scoprire come sono distribuite in Svizzera, in quale caso bisogna assumerle e quale effetto hanno.
Effetto delle compresse allo iodio in caso di incidente in una centrale nucleare
In caso di incidente in una centrale nucleare è possibile che venga rilasciato iodio radioattivo nell’ambiente. Se inalato o ingerito attraverso cibo o bevande, lo iodio radioattivo può accumularsi nella ghiandola tiroidea. Nel lungo periodo ciò può causare il cancro alla tiroide. Per evitare che lo iodio radioattivo si accumuli nella tiroide, si dovrebbe assumere iodio non radioattivo sotto forma di compresse nel dosaggio corretto. L’assunzione deve inoltre avvenire al momento giusto.
Tuttavia, l’assunzione tempestiva di compresse allo iodio protegge unicamente la tiroide dall’assorbimento dello iodio radioattivo. Non proteggono l'organismo dagli effetti nocivi di altre sostanze radioattive. Per questo motivo le autorità la ordinano sempre insieme ad altre misure, come quella di restare in casa.
Assunzione delle compresse allo iodio – seguite le istruzioni delle autorità
Le compresse allo iodio sono destinate alle emergenze e possono essere assunte soltanto su esplicito ordine delle autorità (Centrale nazionale d’allarme CENAL (naz.ch)). In una simile evenienza vanno assunte al momento opportuno e secondo il dosaggio indicato sul foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023). La tempestiva assunzione delle compresse allo iodio per prevenire il cancro alla tiroide in caso di incidente in una centrale nucleare è una misura efficace per i bambini, gli adolescenti, le donne in gravidanza e, in generale, le persone sotto i 45 anni. Per garantirne la tempestiva assunzione, le compresse allo iodio sono distribuite a scopo preventivo a tutte le economie domestiche situate nel raggio di 50 km dalle centrali nucleari svizzere (si veda Distribuzione delle compresse allo iodio in Svizzera più in basso).
Secondo la Commissione federale della radioprotezione (CPR), ora l’assunzione delle compresse allo iodio non è più raccomandata alle persone dai 45 anni in poi (raccomandazione della CPR in francese (PDF, 495 kB, 05.12.2022) e tedesco (PDF, 495 kB, 05.12.2022)). Le persone interessate dalla problematica con un’età pari o superiore ai 45 anni che non vogliono rinunciare all’assunzione sono invitate a discutere preliminarmente la questione con il loro medico.
Dosaggi raccomandati:
Neonati fino al primo mese |
¼ di compressa in una sola volta |
Bambini dal secondo mese a 3 anni |
½ compressa al giorno* |
Bambini da 4 a 12 anni |
1 compressa al giorno* |
Bambini oltre i 12 anni e adulti |
2 compresse contemporaneamente una volta al giorno* |
Donne in gravidanza e in allattamento | 2 compresse contemporaneamente una volta al giorno, per al massimo 2 giorni |

Per ulteriori informazioni sull’assunzione delle compresse allo iodio si invita a consultare il foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023).
Distribuzione delle compresse allo iodio in Svizzera
Distribuzione entro un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera
Le compresse allo iodio sono distribuite ogni dieci anni alle economie domestiche e alle aziende svizzere (comprese le scuole, le scuole dell’infanzia e gli asili nido) che si trovano in un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera. Nelle regioni al di fuori di tale area i Cantoni provvedono a stoccare una quantità sufficiente di compresse allo iodio in modo da consentire l’approvvigionamento della popolazione in caso di evento (si veda Distribuzione oltre un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera più in basso). Si tratta di una misura preventiva di protezione nell’eventualità di un grave incidente in una centrale nucleare in Svizzera o in un Paese vicino.
L’ultima volta che le compresse allo iodio sono state distribuite nel raggio di 50 km risale al 2023. All’epoca hanno ricevuto compresse allo iodio circa 5 milioni di persone in 779 Comuni.
Distribuzione oltre un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera
Oltre un raggio di 50 km da una centrale nucleare spetta ai Cantoni provvedere allo stoccaggio delle compresse allo iodio. In caso di evento consegnerebbero le compresse allo iodio alla popolazione entro dodici ore dall’ordine di distribuzione.
L’ultima distribuzione ai Cantoni ha avuto luogo alla fine del 2020. Sono stati consegnati a 55 depositi in 18 Cantoni circa 278 pallet con 4 122 738 compresse.
Nuova area di distribuzione delle compresse allo iodio dall’autunno 2023
Dopo la disattivazione della centrale di Mühleberg nel 2019, numerosi Comuni nelle regioni di Berna, Soletta, Friburgo, Neuchâtel e Vaud non rientrano più nel raggio di 50 km da una centrale nucleare. Di conseguenza, in futuro tali Comuni non saranno più oggetto di una distribuzione a scopo preventivo di compresse allo iodio alla popolazione, ma i rispettivi Cantoni stoccheranno le compresse in modo da poterle consegnare tempestivamente agli abitanti in caso di evento.
Compresse allo iodio in caso di un evento nucleare all’estero
Le compresse allo iodio sono previste per un possibile incidente in una centrale nucleare in Svizzera e nei Paesi limitrofi.
La necessità di assumerle in Svizzera dopo un evento nucleare all’estero dipende dalle circostanze particolari dell’evento, come tipologia, località ed entità, e dalla situazione dei venti. L’ordine di assumerle sarebbe impartito dalla Centrale nazionale d’allarme. Maggiori informazioni si trovano alla pagina Guerra in Ucraina: situazione radiologica in Svizzera e Ucraina.
Domande e risposte sulle compresse allo iodio
In caso di incidente atomico può accadere che iodio radioattivo (I-131) venga rilasciato nell’atmosfera e poi inalato oppure assunto dall’organismo attraverso la catena di alimentazione. In tal caso si accumula nella ghiandola tiroidea, la irradia dall’interno e può danneggiarla fino a provocarne il cancro. I bambini e gli adolescenti presentano un rischio maggiore di sviluppare un cancro alla tiroide a causa dello iodio radioattivo.
La ghiandola tiroidea ha bisogno di iodio per le sue funzioni e lo immagazzina naturalmente, senza tuttavia essere in grado di distinguere tra iodio radioattivo e non. In caso di incidente atomico può accadere che iodio radioattivo (I-131) venga rilasciato nell’atmosfera e poi inalato oppure assunto dall’organismo attraverso la catena di alimentazione. In questo caso la tiroide deve essere saturata tramite l’assunzione di compresse allo iodio, in modo che non abbia più spazio per immagazzinare lo iodio radioattivo.
Lo iodio non radioattivo garantisce la protezione della tiroide se le compresse sono assunte poche ore prima dell’esposizione allo iodio radioattivo o, se ciò non è possibile, il più presto possibile nelle prime ore successive.
Se assunte troppo presto, le compresse perdono il loro effetto protettivo. È quindi molto importante seguire le istruzioni delle autorità e rispettare il momento di assunzione indicato dalle stesse.
Le compresse allo iodio non proteggono l’organismo dagli effetti dannosi delle altre sostanze radioattive (p. es. il cesio e lo stronzio) che possono essere rilasciate nell’ambiente in caso di incidente atomico. Per questo motivo, in una simile evenienza le autorità ordineranno, oltre all’assunzione di compresse allo iodio, anche altre misure di protezione, come per esempio rimanere in casa o nel seminterrato.
Le compresse allo iodio non proteggono dalla radiazione radioattiva diretta. Se assunte al momento giusto, proteggono unicamente la tiroide dallo iodio radioattivo.
In caso di incidente in una centrale nucleare, la Centrale nazionale d’allarme (CENAL) dell’Ufficio federale della protezione della popolazione fornisce alla popolazione, tramite i media e AlertSwiss, informazioni sul comportamento da adottare. Possibili ulteriori misure di protezione sono l’evacuazione dalla zona interessata (se vi è tempo sufficiente), il rimanere in casa o il recarsi in cantina.
Lo iodio radioattivo entra nella tiroide, la irradia dall’interno e può danneggiarla fino a provocarne il cancro. I bambini e gli adolescenti presentano un rischio maggiore di sviluppare un cancro alla tiroide a causa dello iodio radioattivo.
Le compresse allo iodio dovrebbero essere assunte con abbondante acqua e possibilmente non a stomaco vuoto. L’assunzione può essere facilitata sciogliendo le compresse in una bevanda di proprio gusto (p. es. latte o anche yogurt). La soluzione non è conservabile, per cui dovrebbe essere preparata poco prima del consumo. Il dosaggio per i bambini e gli adulti è diverso ed è indicato sul foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023).
Gli effetti collaterali delle compresse allo iodio sono rari e di norma innocui. Sono descritti nel foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023). Possono comparire temporaneamente: gusto metallico, disturbi di stomaco, reazioni della cute e delle mucose, rigonfiamento delle ghiandole salivali, mal di testa, bronchite, palpitazioni, edemi (accumuli d’acqua) prevalentemente sul viso o sul collo.
Le persone con problemi alla tiroide dovrebbero chiedere al loro medico di famiglia cosa fare in caso di incidente in una centrale nucleare.
Sebbene tramite l’allattamento il neonato riceva una piccola quantità di iodio non radioattivo supplementare attraverso il latte materno, una profilassi con lo iodio è raccomandata sia alla madre sia al bambino. Va considerato che il dosaggio per i bambini e gli adulti è diverso ed è indicato sul foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023).
In caso di evento, le donne in gravidanza dovrebbero assumere le compresse allo iodio per proteggere il nascituro. Il dosaggio è indicato sul foglietto illustrativo (PDF, 1 MB, 07.03.2023).
La tempestiva assunzione delle compresse allo iodio per prevenire il cancro alla tiroide in caso di incidente in una centrale nucleare è una misura efficace per i bambini, gli adolescenti, le donne in gravidanza e, in generale, le persone sotto i 45 anni. Il rischio di sviluppare il cancro alla tiroide diminuisce notevolmente con l’avanzare dell’età, per cui acquisiscono più importanza i possibili effetti collaterali delle compresse allo iodio.
La Commissione federale della radioprotezione (CPR) raccomanda ora un limite di età ragionevole di 45 anni per l’assunzione delle compresse allo iodio, come nei Paesi limitrofi. Le donne in gravidanza o che allattano non sono interessate da questo limite di età e dovrebbero assumere compresse di iodio in caso di incidente anche se hanno più di 45 anni. Per ulteriori informazioni si invita a consultare la raccomandazione della CPR in francese (PDF, 495 kB, 05.12.2022) e tedesco (PDF, 495 kB, 05.12.2022).
Le persone che a causa dell’età o di eventuali problemi alla tiroide non sono sicure se le compresse allo iodio siano adatte a loro dovrebbero consultare il medico di famiglia alla prossima visita.
No, le compresse allo iodio non aiutano contro sostanze radioattive come il cesio o lo stronzio. In caso di incidente in una centrale nucleare è possibile che vengano rilasciate anche tali sostanze, che si assumono soprattutto attraverso gli alimenti. In una simile evenienza le autorità ordinerebbero misure di protezione adeguate.
La data di scadenza è stampata sulla confezione (p. es. EXP: 12.2024). Le compresse vanno conservate fino a quando le autorità non ne richiedono la restituzione.
Le compresse devono essere conservate nella confezione originale chiusa, a temperatura ambiente (15-25 °C), protette dalla luce e dall’umidità. Vanno tenute in un luogo in cui siano subito a portata di mano, ma non accessibili ai bambini.
Le persone con problemi alla tiroide o allergie allo iodio dovrebbero chiedere al proprio medico di famiglia, in occasione della prossima visita medica, cosa fare in caso di incidente grave.
Ogni Paese è responsabile dell’approvvigionamento della propria popolazione con compresse allo iodio. Organismi internazionali raccomandano ai Paesi di elaborare una strategia per la distribuzione delle compresse allo iodio alla popolazione. La distribuzione delle compresse allo iodio in Svizzera è una misura preventiva di protezione nell’eventualità di un grave incidente in una centrale nucleare svizzera.
Al di fuori del raggio di 50 km i Cantoni stoccano le compresse allo iodio e le distribuiscono per tempo alla popolazione interessata in caso di evento (si veda Distribuzione oltre un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera). In Svizzera sono disponibili scorte di compresse allo iodio per tutta la popolazione.
Le compresse di ioduro di potassio 65 SERB possono essere ritirate nelle farmacie o drogherie situate in un raggio di 50 km da una centrale nucleare svizzera, dietro presentazione di un apposito buono. Vi preghiamo di maneggiare con cura le compresse e di non perderle. In caso di smarrimento delle compresse di iodio, contattare il Servizio di approvvigionamento di compresse allo iodio Svizzera : office@jdmt.ch.
Documenti
Legislazione
Rapporto sui risultati (PDF, 193 kB, 19.12.2022)Consultazione sulla revisione parziale dell'ordinanza sulla distribuzione di compresse allo iodio alla popolazione; RS 814.52
Rapporto esplicativo (PDF, 1 MB, 01.02.2023)Revisione parziale dell'ordinanza sulla distribuzione di compresse allo iodio alla popolazione; RS 814.52
Ultima modifica 29.01.2025
Contatto
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
Divisione radioprotezione
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