Progetti di biomonitoraggio umano in Svizzera

Con il nome di «Studio svizzero sulla salute - Fase pilota», nel periodo 2020-2021 è stato condotto uno studio pilota per un progetto nazionale svizzero di biomonitoraggio umano (HBM) con un totale di 789 partecipanti provenienti dei cantoni di Berna e Vaud.

Situazione

Nel maggio 2017 è stato presentato al Consiglio federale un rapporto che fa il punto della situazione del biomonitoraggio in Svizzera e delle sue prospettive per il futuro. Un primo rapporto in risposta al postulato Moser 08.3223, che forniva una panoramica dei vari progetti di HBM realizzati fino ad allora, era stato pubblicato dal Consiglio federale nel 2009. Questo rapporto dal 2017 fa un bilancio della situazione e propone una prospettiva per il futuro.
Tra il 2010 e il 2012, la Svizzera ha preso parte allo studio europeo DEMOCOPHES, volto ad armonizzare il biomonitoraggio in Europa. Ognuno dei 17 Paesi partecipanti ha reclutato 120 coppie madre-bambino di cui sono state misurate diverse sostanze in campioni di urina e capelli. Parallelamente, le madri hanno risposto a questionari che illustravano tutti i comportamenti che possono avere un’influenza sull’esposizione alle sostanze in questione.

Ci sono anche numerosi studi, come SAPALDIA e CoLaus, che abbinano i dati di biomonitoraggio a esami clinici e a questionari sullo stile di vita, le abitudini alimentari e i fattori socio-economici. Il regolare follow-up di queste coorti di volontari dovrebbe permettere di evidenziare fattori e comportamenti a rischio per determinate malattie.

Tuttavia le iniziative in questo settore rimangono isolate, con un numero di partecipanti e una durata del follow-up limitati. Spesso sono legate a una problematica particolare, come la coorte dei trapianti (studio STCS). Pertanto non esistono studi che offrano un’immagine globale e rappresentativa dell’esposizione della popolazione svizzera ai prodotti chimici.

Un programma nazionale

In collaborazione con la ricerca accademica, l’UFSP ha intenzione di allestire un programma nazionale per raccogliere dati sanitari e di biomonitoraggio umano. Si tratta di uno studio follow-up interdisciplinare che permette di raccogliere dati sullo stato di salute, l’esposizione a determinati inquinanti e la presenza di carenze alimentari nella popolazione generale adulta.

Uno studio del genere non ha soltanto lo scopo di fornire dati sanitari di riferimento della popolazione svizzera, bensì anche di capire meglio l’impatto sulla salute del nostro ambiente e di determinati comportamenti e, quindi, di fornire un sostegno alla politica della sanità.

Fase pilota

Con il rapporto presentato al Consiglio federale nel maggio 2017 è stato dato il via a una fase pilota della durata di quattro anni. Questa fase preparatoria ha lo scopo di verificare la fattibilità di un’iniziativa nazionale e di validare le infrastrutture e le procedure necessarie. Deve consentire inoltre di valutare la partecipazione dei volontari. La fase pilota si appoggia sulla Swiss Biobanking Platform (SBP), una struttura realizzata dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e si svolge in collaborazione con il Centro di medicina generale e sanità pubblica di Losanna.

Anche l’Istituto di medicina sociale e preventiva (ISPM) di Berna e l’Istituto tropicale e di sanità pubblica (Swiss TPH) di Basilea contribuiscono alla realizzazione dello studio.

L'USAV partecipa allo studio analizzando i campioni per il glifosato e le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS).

Ultima modifica 28.02.2023

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