Conseguenze sociali dell’abuso di alcol

L’alcol non danneggia soltanto la salute di chi lo consuma, ma si ripercuote anche su terzi se bevuto in misura eccessiva, troppo spesso e in momenti inadeguati. Provoca sofferenze ai familiari, genera costi ingenti e può essere la causa di incidenti e violenze.

L’alcol non è un bene di consumo come gli altri, e quindi va gestito con prudenza. Infatti chi lo consuma in misura eccessiva, troppo spesso o in momenti inadeguati danneggia la propria salute. Inoltre le conseguenze ricadono anche sui terzi e sulla società.

Ripercussioni per i familiari

Soprattutto i familiari più stretti, specialmente anche i bambini, spesso soffrono delle conseguenze negative del consumo di alcol. Le relazioni diventano difficili, le preoccupazioni pesano sulla famiglia e a questo si aggiungono le sfide finanziarie e sanitarie.

I costi e la violenza sono un onere per la società

Spesso la violenza è correlata all’abuso di alcol e si manifesta sia tra le mura domestiche sia in pubblico. Inoltre i passanti si sentono infastiditi dalla presenza di persone alcolizzate, pur senza percepirla come una violenza.

Vi sono anche danni economici per la società: in Svizzera i costi sociali riconducibili all’abuso di alcol si aggirano annualmente attorno ai 2,8 miliardi di franchi, la maggior parte dei quali va a carico dell’economia sotto forma di perdita di produttività (Polynomics, 2021).

Incidenti stradali

L’alcol è una delle principali cause di morti e feriti gravi sulle strade svizzere: un incidente grave su 9 è provocato dal consumo di alcol. Nel 2020, 454 persone sono rimaste gravemente ferite e 28 hanno perso la vita in incidenti dovuti all’alcol. Il 12 per cento di tutti gli incidenti gravi è imputabile all’alcol. Questi incidenti si verificano per lo più di notte, in particolare nei weekend e nei giorni festivi (upi, 2021). La maggior parte degli utenti della strada coinvolti in incidenti dovuti all’alcol si trovava in auto: tra il 2016 e il 2020, il 29 per cento (media annuale) dei feriti gravi viaggiava in automobile; tra le vittime di incidenti mortali il tasso è addirittura superiore alla metà. Il maggior numero di vittime si registra nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni.

La legislazione in materia di guida sotto l’influsso dell’alcol è stata modificata con effetto dal 1° gennaio 2005: il limite del tasso alcolemico è stato abbassato dallo 0,8 allo 0,5 per mille e anche se non sussistono indizi di ebbrezza la polizia può ugualmente procedere a controllare il tasso di alcolemia.

Dal 1° gennaio 2014 alcune categorie di persone sottostanno al divieto di guida sotto l’influsso dell’alcol (≥ 0,1 per mille), in particolare i conducenti ancora in formazione, i neopatentati (titolari di licenza di condurre in prova) e gli autisti professionisti.

(Fonte: upi – Ufficio prevenzione infortuni. Rapporto SINUS 2021: Livello di sicurezza e incidentalità nella circolazione stradale 2020. Berna, 2021).

Ultima modifica 30.09.2022

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