Gli audit clinici mirano ad assicurare un’utilizzazione ottimale di dosi elevate di radiazioni ionizzanti in ambito medico. Lo svolgimento di questi controlli, effettuati sotto forma di perizie tra colleghi specialisti, permette di garantire che ogni esposizione sia giustificata e di ottimizzare i processi e le risorse delle aziende. Un comitato direttivo formato dai principali operatori del settore provvede a garantirne l’esecuzione.
I primi audit clinici obbligatori pianificati per la primavera del 2020 sono stati rinviati a causa della pandemia di COVID-19 e riprenderanno a gennaio 2021.
L’essenziale in breve
- In Svizzera l’esposizione media della popolazione a radiazioni ionizzanti dovuta ad esami di diagnostica medica è aumentata del 40 per cento nel corso degli ultimi quindici anni.
- Numerosi studi europei (1, 2, 3) hanno mostrato che non tutti gli esami e i trattamenti con radiazioni ionizzanti erano giustificati.
- Gli audit clinici non sono controlli ufficiali, ma perizie effettuate da colleghi specialisti («peer reviews»).
- L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha lanciato il progetto «Audit clinici» nel 2011 in stretta collaborazione con le associazioni specialistiche di medici, fisici medici e tecnici di radiologia medica (TRM), i cui rappresentanti formano dal 2018 il comitato direttivo per gli audit clinici in Svizzera.
- La base legale su cui si fondano gli audit clinici è l’ordinanza sulla radioprotezione (ORaP), la cui revisione è entrata in vigore il 1° gennaio 2018. Lo svolgimento degli audit clinici è stato facoltativo sino a fine 2019 per consentire alle aziende di redigere il proprio manuale di qualità.
- Gli audit clinici pilota condotti dal 2015 in radiologia, radio-oncologia e medicina nucleare hanno dimostrato la loro utilità sia a livello di protezione dei pazienti sia a livello di organizzazione dei processi, evidenziando peraltro poche sovrapposizioni con altri audit o controlli della qualità.
Domande frequenti (FAQ) per aziende
Gli audit clinici
Gli audit clinici costituiscono un nuovo approccio finalizzato a ridurre inutili esposizioni a radiazioni ionizzanti della popolazione in generale e anche nell'ambito di ogni singolo esame radiologico. Questi audit mirano ad assicurare un’utilizzazione ottimale delle radiazioni ionizzanti in ambito medico: il loro svolgimento permette di verificare che l’esposizione sia giustificata, di ottimizzare i processi di esame e di risparmiare le risorse delle aziende mediche (ospedali, cliniche e istituti).
In Svizzera l’esposizione media della popolazione a radiazioni ionizzanti dovuta a esami di diagnostica medica è aumentata del 40 per cento nel corso degli ultimi quindici anni. Numerosi studi europei hanno mostrato che non tutti gli esami e i trattamenti con radiazioni ionizzanti erano giustificati.
In Europa la nozione di audit clinico è stata introdotta nel 1997 con l’adozione della direttiva Euratom 97/43. Per stabilire la propria strategia nazionale per gli audit clinici, la Svizzera si è ispirata in particolare all’esperienza della Finlandia, Paese che era ed è ancora tra i primi a introdurre audit clinici e in cui tutti i centri radiologici sono già stati sottoposti a più audit. In collaborazione con i rappresentanti delle diverse associazioni professionali di medici, fisici medici e tecnici di radiologia medica, il Consiglio federale ha creato le basi legali per l'esecuzione di audit clinici in sede di revisione dell’ordinanza sulla radioprotezione (ORaP). Entrata in vigore il 1° gennaio 2018, la revisione rafforza il principio di giustificazione dell’esposizione a radiazioni in ambito medico (art. 3, 27, 28, 29) e sancisce ora anche l’obbligo di audit clinici per le aziende mediche nell’ambito di dose forte (art. 41-43).
Gli audit clinici possono essere eseguiti presso tutte le aziende mediche (ospedali, cliniche e istituti) con applicazioni nei settori della tomografia computerizzata, della radio-oncologia, della medicina nucleare e degli esami radiologici interventistici. Queste procedure comportano elevate dosi di radiazioni ionizzanti che possono causare potenziali lesioni a pazienti e personale.
Le analisi degli audit pilota hanno mostrato che una vasta maggioranza di persone sottoposte ad audit ha riscontrato un chiaro beneficio per le procedure della propria azienda. Il personale e i pazienti beneficiano complessivamente di una migliore protezione della salute.
Gli audit clinici sono perizie tra colleghi specialisti («peer review») i quali esaminano la prassi clinica dell’azienda e all’occorrenza formulano raccomandazioni volte a una migliore giustificazione delle esposizioni e all’ottimizzazione di processi e risorse. Non si tratta dunque né di controlli amministrativi, né di ispezioni da parte di autorità di sorveglianza. Come risultato dell’audit, l'azienda sottoposta ad audit riceve delle raccomandazioni da parte degli auditor.
L’autorità di sorveglianza (UFSP) ha invece in primo luogo il compito di verificare l’attuazione dei requisiti della regolamentazione svizzera sulla radioprotezione. In caso di carenze nell’attuazione, l'azienda riceve delle misure da applicare dall’autorità di vigilanza.
Gli audit clinici pilota condotti dal 2015 in radiologia, radio-oncologia e medicina nucleare hanno dimostrato la loro utilità sia a livello di protezione dei pazienti sia a livello di organizzazione dei processi, evidenziando peraltro poche sovrapposizioni con altri audit o controlli della qualità.
Un comitato direttivo composto da otto persone, entrato in funzione nel 2018, stabilisce la strategia e l’organizzazione sovraordinata degli audit clinici. Al suo interno sono rappresentati le società svizzere di radiologia (SSR), di radio-oncologia (SRO), di medicina nucleare (SSMN), di radiobiologia e fisica medica (SSRFM), l’Associazione svizzera dei tecnici in radiologia medica (ASTRM), la Federazione dei medici svizzeri (FMH), l’UFSP e di recente la Società Svizzera di Cardiologia (SSC). Nella definizione della strategia per gli audit clinici, il comitato direttivo si basa in particolare sull’esperienza acquisita in occasione degli audit clinici pilota.
Per ciascuno dei settori specialistici soggetti ad audit sono state inoltre create delle commissioni di periti incaricate di proporre i contenuti degli audit e prestare consulenza al comitato direttivo. La segreteria scientifica, accorpata all’UFSP, coordina la pianificazione degli audit clinici e dirige il progetto nel suo complesso.
Sono rappresentate le società svizzere di radiologia (SSR), di radio-oncologia (SRO), di medicina nucleare (SSMN), di radiobiologia e fisica medica (SSRFM), l’Associazione svizzera dei tecnici in radiologia medica (ASTRM), la Federazione dei medici svizzeri (FMH) e da poco la Società Svizzera di Cardiologia (SSC).
Il team di auditor ha una composizione interdisciplinare e comprende generalmente un medico, un fisico medico e un tecnico di radiologia medica (TRM) che, insieme, si recano presso l'azienda da sottoporre ad audit per valutarne le modalità di lavoro e confrontare le prassi dei propri colleghi agli standard riconosciuti («good clinical practice»). Insieme ai colleghi dell’azienda, il team di auditor valuta se le applicazioni radiologiche sono giustificate e ottimizzate. Ogni auditor si concentra sul proprio settore specialistico. Inoltre, il manuale di qualità dell'azienda da sottoporre ad audit viene utilizzato come base di discussione durante l’audit. Nelle raccomandazioni sull’allestimento del manuale di qualità si trovano ulteriori informazioni sui contenuti dell’audit (cfr. "Documenti").
Il team di auditor esterno redige il rapporto in maniera confidenziale all’attenzione dell'azienda sottoposta ad audit al più tardi quattro settimane dopo l’audit. L’UFSP viene informato sul contenuto dell’audit solo se vi sono notevoli divergenze in relazione alla radioprotezione e alle disposizioni di legge. Le rispettive commissioni di periti hanno definito quali divergenze sono considerate notevoli.
Auditor
I periti che si mettono a disposizione per gli audit clinici dispongono di una grande esperienza professionale nel loro campo e hanno appreso grazie a formazioni specifiche come pianificare e svolgere un audit clinico efficace e come comunicare i risultati in forma adeguata al gruppo destinatario. In totale circa 100 persone hanno finora concluso con successo questa formazione e sono state nominate auditor clinici dal comitato direttivo.
Gli auditor sono periti attivamente impegnati presso varie aziende mediche (istituti, ospedali, cliniche) pubbliche o private in Svizzera e valutano la prassi clinica dell'azienda da sottoporre ad audit in maniera indipendente, tecnicamente fondata e neutrale.
La composizione del team di auditor è determinata dalla segreteria scientifica che, oltre ad assicurare la necessaria esperienza specialistica, garantisce che nessun auditor sia in rapporto di dipendenza nei confronti dell'azienda sottoposta ad audit: non deve essere attivo nell’azienda da almeno 5 anni né avere alcun conflitto di interessi personale con essa.
Se possibile, gli auditor vengono selezionati in maniera tale che l’audit possa essere eseguito nella lingua prevalentemente parlata a livello regionale. Il lead auditor dispone comunque di un bagaglio di esperienze maturate in precedenti audit clinici.
Aspetti organizzativi
Le aziende sottoposte ad audit devono preventivare emolumenti dell'ordine di 6000-8000 franchi circa per audit. Questi emolumenti sono destinati esclusivamente all’indennizzo degli auditor: il lead auditor calcola l’onere del suo team dopo lo svolgimento dell’audit. L’UFSP non addebita alle aziende nessun altro costo aggiuntivo ma è responsabile della fatturazione.
Presso le aziende mediche interessate l’UFSP può predisporre un audit clinico obbligatorio ogni cinque anni. La convocazione avviene al più presto cinque anni dopo l'esecuzione dell’ultimo audit clinico. Le aziende selezionate vengono sorteggiate secondo il principio di casualità per tutti i settori specialistici in tutte e tre le regioni linguistiche.
Con un preavviso di circa quattro mesi, l’UFSP comunica loro tre possibili date per l'esecuzione dell’audit nonché i nomi degli auditor.
Audit clinici sono stati eseguiti a gennaio 2020 nei settori della radiologia, della radio-oncologia e della medicina nucleare. Per il primo anno ne sono programmati circa 20. In seguito si aggiungeranno altri settori specialistici, per esempio la cardiologia e ulteriori settori che impiegano procedure diagnostiche e terapeutiche interventistiche con l'impiego della radioscopia.
La piattaforma informatica «Speicherbox» è uno spazio di archiviazione cloud sicuro che permette lo scambio di documenti tra il team di auditor e l'azienda da sottoporre ad audit. Il centro di calcolo di «Speicherbox» si trova in Svizzera e tutti i dati rimangono all’interno del Paese.
Dopo avere annunciato l’audit clinico, la segreteria scientifica rilascia alla persona di contatto dell’azienda e al team di auditor le necessarie autorizzazioni d’accesso. L’UFSP non ha invece accesso ai dati.
La persona di contatto all’interno dell’azienda è necessaria per preparare l’audit insieme al lead auditor. La soluzione più efficiente è che questa persona partecipi a sua volta all’audit. La persona di contatto riceve l’accesso alla cartella audit sulla piattaforma informatica «Speicherbox» (v. sopra) per consentire lo scambio di documenti con il team di auditor.
Di norma gli auditor e il team di auditor sono prestabiliti. La segreteria scientifica nell’UFSP seleziona con estrema cura gli auditor e compone i team di auditor tenendo conto di tutti i criteri determinanti (vedi domanda «Come sono composti i team»). Prima di annunciare l’audit la segreteria scientifica verifica di nuovo il rispetto dei criteri di indipendenza contattando direttamente gli auditor selezionati. Se un’azienda per validi motivi non è d’accordo con la scelta degli auditor può presentare un reclamo alla segreteria scientifica.
Al termine dell’audit, della durata di circa un giorno, il team di auditor esterno rilascia raccomandazioni orali, seguite al più tardi entro quattro settimane dall'esecuzione dell’audit da un rapporto contenente risultati e raccomandazioni all’attenzione dell'azienda sottoposta ad audit. Il rapporto è archiviato sulla piattaforma informatica «Speicherbox» e deve essere scaricato e salvato internamente dall’azienda entro 30 giorni.
L’UFSP fornisce alle aziende, con un preavviso di circa quattro mesi, tre possibili date per l'esecuzione dell'audit e le informazioni sul team di auditor. La comunicazione avviene per posta. Le aziende devono in seguito confermare una delle tre date proposte e dichiarare il loro consenso sul team di auditor proposto. Devono inoltre comunicare una persona di contatto per la preparazione dell’audit.
Obblighi generali in qualità di titolare della licenza e preparazione dell’audit
Nell’articolo 43 capoversi 2 e 3 dell’ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) sono definiti gli obblighi dei titolari delle licenze in relazione alla redazione del manuale di qualità. Nel capoverso 3 sono elencati i singoli punti che un manuale di qualità deve contenere. Inoltre, le associazioni specialistiche di medici coinvolte hanno elaborato, all'interno delle commissioni di periti, delle raccomandazioni per i manuali di qualità, disponibili sul “Documenti”. Al momento è disponibile un esempio per la radiologia, uno per la radio-oncologia, uno per la medicina nucleare e uno per la cardiologia. Il manuale di qualità è inoltre un elemento importante della revisione durante l’audit clinico.
Tutti i titolari di una licenza per applicazioni mediche di radiazioni nei settori della tomografia computerizzata, della medicina nucleare, della radio-oncologia e delle procedure diagnostiche e terapeutiche interventistiche sono tenuti ad eseguire annualmente un’autovalutazione dei propri processi (cfr. articolo 43 capoverso 1 dell’ordinanza sulla radioprotezione, ORaP).
In generale la preparazione all’audit da parte dell’azienda non dovrebbe essere particolarmente impegnativa, soprattutto se il manuale di qualità è aggiornato.
È compito del lead auditor richiedere all’azienda i documenti necessari per la preparazione dell’audit, che la persona di contatto deve salvare in anticipo sulla piattaforma informatica «Speicherbox». Questi dati dipendono dalla specialità tecnica: sono dunque in parte richieste prove differenti nei settori della radiologia, della radio-oncologia, della medicina nucleare o della cardiologia. Le aziende hanno in ogni caso tempo sufficiente per la preparazione, in quanto la comunicazione dell’audit avviene circa quattro mesi prima della sua esecuzione. Vedi l’articolo.
Il programma della giornata viene allestito dal lead auditor in accordo con l’azienda e tramite la persona di contatto. È il lead auditor a richiedere anche i documenti necessari, la cui scelta è stata proposta dalla commissione di periti sulla base delle esperienze degli audit pilota e decisa dal comitato direttivo.
Audit vero e proprio
Circa una giornata. Alcune parti dell’audit si svolgono con tutte le persone coinvolte, altre consistono in colloqui individuali. Si invita di consultare a questo proposito un tipico piano di audit nelle raccomandazioni sulla redazione di un manuale di qualità (alla rubrica "Documenti").
Alcune parti dell’audit si svolgono con tutte le persone coinvolte, altre consistono in colloqui individuali effettuati con gli specialisti (un medico dirigente, un fisico medico dirigente e un TRM dirigente).
Nelle discussioni in plenum oltre agli specialisti sottoposti ad audit è auspicabile anche la presenza della direzione dell’istituto.
Si veda l’esempio del piano di audit nel documento contenente le raccomandazioni sulla redazione del manuale di qualità su “Documenti”.
No, se è disponibile personale a sufficienza, l’attività operativa può proseguire normalmente durante l’audit clinico.
Il rapporto finale contiene le raccomandazioni del team di auditor a seguito dell'esecuzione dell’audit clinico. Le aziende sono tenute a confrontarsi con le raccomandazioni risultanti dagli audit clinici per ottenere una migliore giustificazione dell’esposizione alle radiazioni e per implementare misure di ottimizzazione della qualità della prestazione medica, per poi definire in quale misura adattare i propri processi.
Il rapporto finale costituisce inoltre una base per il successivo audit clinico che verrà eseguito nell’azienda.
Sì, nel loro contratto con l’UFSP gli auditor garantiscono la riservatezza. Per definizione del loro ruolo di auditor clinici, sono inoltre sottoposti all'obbligo del segreto professionale generale.
L’azienda è tenuta a scaricare il rapporto finale dalla piattaforma informatica «Speicherbox» e salvarlo internamente. Deve inoltre valutare le raccomandazioni del team di auditor e attuare le rispettive misure, svolgere annualmente un’autovalutazione e mantenere aggiornato il manuale di qualità.
Contesto
I vantaggi dell’impiego delle radiazioni ionizzanti in ambito medico sono incontestabili. Queste, infatti, consentono di ottenere immagini delle strutture anatomiche interne, dando informazioni circa il loro stato e la loro posizione, o di distruggere selettivamente cellule tumorali nel corso di una radioterapia. Tali impieghi comportano tuttavia dei rischi: possono compromettere il funzionamento dell’organismo a diversi livelli (atomi, molecole, DNA, cellule, ecc.), provocando effetti diretti, come ad esempio arrossamenti della pelle, ma anche danni che possono manifestarsi dopo mesi o anni dall’esposizione, ad esempio sotto forma di tumori.
Il rischio d’induzione di un tumore da radiazioni dipende dalla dose efficace (espressa in sievert) assorbita dal paziente, come pure dal sesso, dall’età e dalla radiosensibilità di quest’ultimo. I giovani sono, ad esempio, molto più sensibili degli adulti alle radiazioni ionizzanti. Attualmente si ritiene che il rischio di mortalità (della popolazione in generale) dovuta a un’esposizione a radiazioni cresca in media del 5 per cento per sievert (Sv).
In Svizzera la dose media di radiazioni assorbita dalla popolazione nel quadro di applicazioni mediche è aumentata del 40 per cento nel corso degli ultimi quindici anni (1998-2013) (4). Tale incremento è principalmente imputabile al maggior ricorso alla tomografia computerizzata (TC), il cui utilizzo è più che raddoppiato dal 1998. Degli esempi di dosi di radiazioni in ambito medico sono riportati alla pagina.
Per garantire la salute del paziente è essenziale che gli esami e i trattamenti con radiazioni ionizzanti siano giustificati e realizzati in modo ottimale. Prima di ogni loro applicazione è dunque di primaria importanza soppesarne attentamente i rischi e i benefici, verificando che non esistano metodi alternativi (p. es. risonanza magnetica o ecografia) che permettano di ottenere risultati equivalenti. Quando i vantaggi prevalgono sui rischi, l’applicazione è considerata giustificata.
Legislazione
Gli audit clinici sono perizie svolte da colleghi specialisti («peer reviews»), i quali, una volta esaminate le prassi seguite da un dato servizio, formulano all’occorrenza delle raccomandazioni volte a una migliore giustificazione delle esposizioni e all’ottimizzazione dei processi e delle risorse. Non si tratta dunque né di controlli amministrativi, né di ispezioni da parte di autorità di sorveglianza.
In Europa la nozione di audit clinico è stata introdotta nel 1997 con l’adozione della direttiva Euratom 2013/59. Per organizzare il proprio sistema di audit clinici, la Svizzera, che non è uno Stato membro dell’Unione europea, si è dunque ispirata all’esperienza della Finlandia, Paese tra i primi ad introdurli e in cui tutti i centri radiologici sono già stati sottoposti a più audit.
In collaborazione con i rappresentanti delle diverse associazioni specialistiche di medici, fisici medici e tecnici di radiologia medica (TRM), l’UFSP ha creato le basi legali per poter svolgere gli audit clinici in sede di revisione dell’ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) che, entrata in vigore il 1° gennaio 2018, sancisce ora il principio di giustificazione dell’esposizione a radiazioni in ambito medico (art. 3, 27, 28, 29) e disciplina gli audit clinici stessi (art. 41-43) (informazioni supplementari).
D’ora in avanti, tutti i titolari di una licenza per applicazioni mediche di radiazioni nei settori della tomografia computerizzata, della medicina nucleare, della radio-oncologia e delle procedure diagnostiche e terapeutiche interventistiche con impiego di radioscopia (procedure di radiologia interventistica ad alte dosi) potranno essere sottoposti ad audit ogni cinque anni e sono tenuti ad eseguire annualmente un’autovalutazione dei propri processi.
Sino a fine 2019, gli audit clinici erano facoltativi per permettere alle aziende di redigere il manuale di qualità richiesto dall’ORaP (vedere l'esempio alla voce "documenti"). Dal 2020 gli audit clinici sono obbligatori.
Implementazione degli audit clinici in Svizzera
Nel 2018 è stato istituito ed è entrato in funzione in Svizzera un comitato direttivo per gli audit clinici formato da rappresentanti delle società svizzere di radiologia (SSR), di radio-oncologia (SRO), di medicina nucleare (SSMN), di cardiologia (SSC), di radiobiologia e fisica medica (SSRFM), dell’Associazione svizzera dei tecnici in radiologia medica (ASTRM), della Federazione dei medici svizzeri (FMH) e dell’UFSP. Insieme, i suoi membri definiscono la strategia e l’attuazione degli audit clinici basandosi sull’esperienza acquisita in occasione degli audit clinici pilota.
Per ciascuno dei settori specialistici soggetti ad audit sono state create delle commissioni di periti incaricate, fra le altre cose, di definire i contenuti degli audit e prestare consulenza al comitato direttivo.
Per svolgere gli audit clinici è stato inoltre costituito un pool interdisciplinare di auditor appositamente formati.
La segreteria scientifica, accorpata all’UFSP, si occupa del loro coordinamento.
Descrizione di un audit clinico
Come si vede nell’immagine qui sotto e nel filmato introduttivo, un team di auditor comprende generalmente un medico, un fisico medico e un tecnico di radiologia medica (TRM) che, insieme, si recano presso il servizio da sottoporre ad audit per valutarne le modalità di lavoro. Ogni auditor si concentra sul settore di propria competenza, confrontando le prassi dei propri colleghi agli standard riconosciuti.

Alla fine dell’audit, che dura in media una giornata, il team di auditor suggerisce i primi accorgimenti da prendere per migliorare la prassi clinica e ne discute con il personale del servizio sottoposto ad audit. In seguito, gli auditor stilano il proprio rapporto e lo inviano direttamente all’azienda, che è tenuta a dar seguito alle raccomandazioni.
N.B.
I termini di genere maschile utilizzati in questo contesto si riferiscono a persone di entrambi i sessi. Il maschile inclusivo è usato unicamente per rendere più scorrevole la lettura.
Potete accedere a questa pagina direttamente da questo link:
www.auditclinico.ch
Documenti
Manuale di qualità cardiologia (lug. 2020) (PDF, 1 MB, 01.07.2020)Esempio per la cardiologia
Manuale di qualità radiologia (dic. 2018) (PDF, 1 MB, 07.11.2019)Esempio di tomodensitometria
Manuale di qualità radio-oncologia (dic. 2018) (PDF, 1 MB, 12.06.2019)Esempio di radiooncologia
Manuale di qualità medicina nucleare (marzo 2019) (PDF, 1 MB, 13.06.2019)Esempio di medicina nucleare
Audit clinici V (PDF, 373 kB, 09.12.2019)UFSP-Bollettino 50/2019: 1° gennaio 2020: tutto pronto per gli audit clinici in radioprotezione
Audits cliniques IV (PDF, 53 kB, 06.03.2017)UFSP-Bollettino 10/2017: Utilité des Audits cliniques confirmée
Audits cliniques III (PDF, 44 kB, 11.12.2019)UFSP-Bollettino 29/2015: Utilisation optimale du rayonnement ionisant grâce aux audits cliniques
Audits cliniques II (PDF, 32 kB, 11.12.2019)UFSP-Bollettino 26/2012: Audits cliniques en radiologie: un outil optimal dans l’intérêt du patient
Audits cliniques I (PDF, 33 kB, 11.12.2019)UFSP-Bollettino 13/2011: Amélioration des pratiques radiologiques par l'introduction de futurs audits cliniques
Riepilogo dei risultati del sondaggio on-line (disponibile in tedesco)
Altre informazioni
1. National Survey on Justification of CT-examinations in Sweden (PDF, 748 kB, 09.11.2016)Almén A, Leitz W, Richter S; National Survey on Justification of CT-Examinations in Sweden. Swedish Radiation Safety Authority, 2009:03.
2. Unjustified CT examinations in young patients (PDF, 86 kB, 09.11.2016)Oikarinen H, Meriläinen S, Pääkkö E, Karttunen A, Nieminen M, Tervonen O; Unjustified CT examinations in young patients; Eur Radiol (2009) 19: 1161-1165
3. Audit de la conformité aux bonnes pratiques (PDF, 1 MB, 25.09.2018)Audit de la conformité des prescriptions d'examens d'imagerie médicale: Volet B, Ministère de la santé, Luxembourg, 2017
4. Exposure of the Swiss population by Medical X-rays (PDF, 4 MB, 09.11.2016)Aroua A; Samara E, Bochud F, Verdun F; Exposure of the Swiss population by Medical X-rays: 2008 Review; Institut de radiophysique, June 2011
Ultima modifica 15.09.2020
Contatto
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
Divisione radioprotezione
Sezione radioterapia e diagnostica medica
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