Basi per una radioprotezione di qualità

L’UFSP svolge monitoraggi, valutazioni e ricerca nell’ambito della radioprotezione. In tal modo disponiamo delle basi necessarie per ottimizzare l’esposizione della popolazione alle radiazioni. Nelle nostre attività di ricerca diamo la priorità alle applicazioni mediche.

Esposizione dei pazienti alle radiazioni

La priorità è data al monitoraggio e alla valutazione dell’esposizione diagnostica e terapeutica dei pazienti alle radiazioni. Analizziamo regolarmente la frequenza degli esami diagnostici radiologici e medico-nucleari, e le rispettive esposizioni alle radiazioni, e ne pubblichiamo i risultati. Queste informazioni sono la base delle nostre priorità di vigilanza. Le nuove tecnologie basate sull’applicazione di radiazioni costituiscono un’ulteriore sfida permanente.

Al contempo affiniamo il concetto di livelli diagnostici di riferimento (LDR) in medicina. I LDR sono ricavati dalle distribuzioni delle esposizioni alle radiazini utilizzate nelle varie tecniche d'esame. Costituiscono un benchmark importante per gli utilizzatori (p. es. radiologi, medici nucleari, operatori, ecc.) nell’ambito dell’ottimizzazione dei loro esami. Intendiamo inoltre elaborare una strategia che metta i valori delle dosi in rapporto con la qualità necessaria delle immagini acquisite.

Radioattività ambientale e radon

Sorvegliamo la radioattività ambientale e pubblichiamo annualmente un rapporto contenente i risultati delle misurazioni e dell’esposizione della popolazione. Con i nostri progetti di ricerca in questo settore intendiamo ottimizzare i metodi di analisi di diversi radionuclidi in campioni biologici (p. es. vertebre, denti, urina) o ambientali (p. es. terreno, graminacee, sedimenti). Miriamo in tal modo ad abbassare i costi, diminuire i limiti di rilevazione e ridurre i tempi degli esami.

Lo sviluppo di strumenti di mappatura scientifici ci permette di stimare meglio il rischio radon e la sua diffusione in Svizzera. Possiamo così definire e ottimizzare in modo mirato le misure necessarie di protezione dal radon allo scopo di rispettare il livello di riferimento. Desideriamo inoltre aiutare i professionisti edili a comprendere la combinazione tra misure di risparmio energetico e quelle di protezione dal radon, creando in tal modo sinergie per migliorare la qualità dell’aria ambiente interna.

Radiazioni non ionizzanti (RNI) e stimoli sonori

Uno dei nostri obiettivi strategici di ricerca è di misurare le esposizioni alle RNI e agli stimoli sonori. A tale scopo avviamo e accompagniamo progetti di ricerca in questo ambito. Attraverso le nostre attività di ricerca intendiamo migliorare le basi scientifiche ancora lacunose, soprattutto in relazione alle tecnologie nel campo d’applicazione della nuova «legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori» (LRNIS). Al centro dell’attenzione vi sono, tra l'altro, i trattamenti cosmetici con l’ausilio di prodotti che generano RNI e stimoli sonori (quali lampade a luce pulsata per la depilazione o apparecchi ad ultrasuoni per i trattamenti estetici) o abbagliamenti causati da puntatori laser.

Intendiamo anche analizzare e valutare gli effetti dei raggi ultravioletti e le esposizioni alla luce artificiale notturna nel settore non professionale. Per esempio, nel campo degli stimoli sonori e dell’udito vogliamo analizzare se livelli sonori elevati a basse frequenze hanno un impatto sull’udito e se problemi temporanei all’udito sono relazionati a danni permanenti.

Cooperazione internazionale

Nel quadro del progetto europeo CONCERT (facente parte di Horizon 2020) incoraggiamo la partecipazione di istituti di ricerca svizzeri, rafforzando in tal modo i temi di ricerca nel campo della radioprotezione. In veste di autorità nazionale cooperiamo all’accompagnamento strategico per dare la priorità alle relative attività di ricerca. I risultati del progetto di ricerca CONCERT dovrebbero portare a ottimizzare l’utilizzazione degli stimoli sonori e ad attuare efficientemente la legislazione nazionale in materia di radioprotezione.

Ultima modifica 08.02.2019

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