COVID-19: panoramica dell’evoluzione dei casi e dell’onere del sistema sanitario

Berna, 29.06.2022 - Nella seduta del 29 giugno 2022 il Consiglio federale si è informato sulla situazione attuale della pandemia di COVID-19 e sulle prospettive per l’autunno 2022. Il numero di infezioni da coronavirus segna un nuovo aumento. Tuttavia, in base alle conoscenze attuali, le sottovarianti di Omicron in circolazione non provocano decorsi più gravi di quelle precedenti. Per il momento non si delinea alcun sovraccarico del sistema sanitario. Il Consiglio federale ha inoltre approvato la proroga del mandato per la cessione di complessivamente 15 milioni di dosi di vaccini anti-COVID-19 entro la fine del 2022, se non potranno essere utilizzate in Svizzera.

Per la prima volta dal ripristino della situazione normale all’inizio di aprile 2022, il numero di infezioni ha ripreso a crescere sensibilmente. La crescita è attribuibile all’aumento in termini percentuali delle varianti Omicron BA.4 e BA.5. Per ora nulla fa pensare che queste varianti provochino forme più gravi della malattia rispetto alle precedenti sottovarianti BA.1 e BA.2.
In base ai dati disponibili, anche con un ulteriore aumento dei casi appare poco probabile una forte pressione sul sistema sanitario, il che resta uno degli obiettivi fondamentali della gestione della pandemia di COVID-19 da parte della Confederazione e dei Cantoni.

Alto livello di vigilanza

Nei prossimi mesi, fino alla primavera del 2023, sarà però necessario mantenere alti il livello di vigilanza e la capacità di reazione per poter adottare tempestivamente, se del caso, provvedimenti adeguati. L’evoluzione della circolazione del virus, delle varianti, del carico di malattia e dell’immunità all’interno della popolazione continua tra l’altro ad essere seguita attraverso il monitoraggio delle acque reflue, la sorveglianza genomica o la valutazione delle capacità ospedaliere disponibili. A tal fine sono stati istituiti i sistemi di monitoraggio necessari.

Competenze nella situazione normale

Dal ripristino della situazione normale secondo la legge sulle epidemie (LEp) il 1° aprile 2022, si applica nuovamente la tradizionale ripartizione dei compiti e delle competenze tra Confederazione e Cantoni. Nella situazione normale spetta ai Cantoni ordinare provvedimenti, in particolare la reintroduzione dell’obbligo della mascherina o di piani di protezione, al fine di prevenire e combattere le malattie trasmissibili. Le competenze della Confederazione si limitano a quelle attribuitele dalla LEp nella situazione normale (sorveglianza, informazione della popolazione, traffico internazionale viaggiatori ecc.) e ai compiti previsti dalla legge COVID-19. Per garantire un’esecuzione standardizzata e uniforme della legge, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) può in particolare indirizzare raccomandazioni ai Cantoni.

I dati disponibili indicano che la vaccinazione completa protegge contro le forme gravi della malattia. Prima delle vacanze estive, l’UFSP e la Commissione federale per le vaccinazioni pubblicheranno le loro raccomandazioni sulla vaccinazione per l’autunno del 2022.

Cessione di vaccini ad altri Paesi

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di cedere ad altri Paesi fino a 15 milioni di dosi di vaccini anti-COVID-19 nel 2022, se non potranno essere utilizzate in Svizzera. Il Consiglio federale ha già dato questo mandato per il primo semestre del 2022; finora l’interesse da parte dei Paesi acquirenti è però stato scarso. Con la proroga del mandato fino alla fine dell’anno è mantenuta la possibilità di cedere dosi eccedenti di vaccino.


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