Le misure della Strategia contro le resistenze agli antibiotici danno i primi frutti

(Ultima modifica 15.11.2019)

Berna, 15.11.2019 - L'insorgere di batteri resistenti a livello mondiale è tra i problemi sanitari più gravi della nostra epoca. La Svizzera, insieme alla comunità internazionale, è esortata a ridurre l'incremento delle resistenze e a limitare la loro trasmissione e diffusione. Nel 2015 è stato lanciato il programma Strategia contro le resistenze agli antibiotici (StAR) che ora vede arrivare i primi successi. Per rinforzarne gli effetti, dal 18 novembre, inizia un’azione di restituzione di antibiotici non usati.

L'uso esagerato e inappropriato di antibiotici può contribuire all'insorgere di resistenze. Il numero di infezioni provocate da batteri resistenti cresce a livello mondiale e anche in Svizzera. Tali infezioni possono essere trattate solo difficilmente con antibiotici o talvolta sono addirittura incurabili.

Mediante misure a diversi livelli, la Strategia contro le resistenze agli antibiotici (StAR) garantisce l'efficacia duratura degli antibiotici per il trattamento dell'uomo e degli animali. Rientrano nelle misure: la promozione dell'utilizzo corretto degli antibiotici, la prevenzione delle infezioni negli ospedali, la sorveglianza delle resistenze e del consumo di antibiotici, la promozione della ricerca e la trasmissione di conoscenze nonché la sensibilizzazione di un ampio pubblico. La Strategia è attuata dalla Confederazione in collaborazione con medici, farmacisti, veterinari, agricoltori e altri partner.

Dal lancio si vedono i primi successi

Nel settore umano, le competenti istituzioni in campo medico hanno formulato linee guida uniformi valide a livello nazionale per quanto concerne la prescrizione di antibiotici. La comunità medica (medici di base e specialisti) è tenuta ad applicare queste linee guida nelle sue decisioni relative alle terapie. Le linee guida definiscono quando devono essere impiegati gli antibiotici e contengono indicazioni sulla scelta dell'antibiotico adeguato, sul dosaggio e sulla durata della terapia. Sono disponibili su www.ssi.guidelines.ch e vengono costantemente aggiornate. Una piattaforma online, inoltre, fornisce ai medici una panoramica sugli ultimi dati regionali concernenti le resistenze (www.infect.info).

Nell'ambito della medicina veterinaria, grazie a diverse misure, negli ultimi dieci anni è stato possibile dimezzare il quantitativo di antibiotici venduti. La vendita di determinati antibiotici è stata limitata e sono state approntate guide concernenti le terapie, nonché materiale informativo. Sulla base del quantitativo totale di antibiotici venduti ai veterinari non è possibile esprimere considerazioni sul modo in cui gli antibiotici sono effettivamente utilizzati in questo settore.

2019 è stato introdotto un Sistema di informazione nazionale per la registrazione degli antibiotici nella medicina veterinaria SI AMV. In tal modo viene rilevato il consumo di antibiotici relativamente a diverse specie animali e tipi di produzione (p.es. vitelli da ingrasso, bestiame da latte), delle singole aziende detentrici di animali e degli studi veterinari. Questi dati in futuro forniranno informazioni preziose affinché i veterinari e i detentori possano trarre conclusioni sul consumo di antibiotici nei propri studi o nelle proprie aziende di detenzione di animali.

Anche nell'agricoltura i detentori di animali sono sensibilizzati. Diversi settori agricoli, in collaborazione con i veterinari e i contadini, hanno avviato dei programmi di prevenzione per migliorare la salute degli animali, poiché animali sani non hanno bisogno di antibiotici. Gli sforzi profusi nel settore agricolo si evidenziano nel calo del consumo di antibiotici osservato dal 2008.

Nei corsi d'acqua svizzeri sono stati riscontrati sporadicamente batteri resistenti agli antibiotici. Una parte di questi vi è presente per natura; un'altra giunge nei laghi e nei fiumi con le acque di scarico. Già oggi gli impianti di depurazione eliminano fino al 99 per cento di questi microrganismi. Il fatto che determinati impianti di depurazione siano dotati di livelli supplementari di pulizia fa sì che gli antibiotici siano ridotti nettamente, ridimensionando così il rischio di una possibile formazione di resistenze nei corsi d'acqua.

Azione per la restituzione di antibiotici dal 18 al 30 novembre 2019

Con la campagna di sensibilizzazione «Antibiotici: quando serve, quanto serve!» la Confederazione informa la popolazione svizzera su un attento uso degli antibiotici.
Il 18 novembre 2019, parallelamente alla Settimana mondiale per l’uso prudente di antibiotici dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), inizia un'azione nazionale per la restituzione degli antibiotici non più necessari. L'azione dura fino alla fine di novembre e sarà attuata in collaborazione con l'Associazione dei farmacisti pharmaSuisse, l'Associazione professionale dei medici svizzeri FMH, la Società svizzera odontoiatri SSO, la Società delle Veterinarie e dei Veterinari Svizzeri SVS e la Confederazione (UFSP, USAV, UFAG E UFAM).
La popolazione è invitata a riportare gli antibiotici in più o vecchi laddove li hanno ricevuti, ovvero in farmacia o nello studio medico. Con la restituzione ognuno di noi può contribuire a un uso oculato degli antibiotici e far sì che questi medicamenti non vengano utilizzati per altre malattie e da altre persone. Con la restituzione in farmacia o nello studio medico si evita, inoltre, che i medicamenti finiscano nei rifiuti domestici o nelle acque di scarico e inquinino l'ambiente.

Sul sito Internet della campagna sono disponibili informazioni brevi e chiare sul tema delle resistenze agli antibiotici, oltre a spot televisivi e manifesti della campagna:  www.quando-serve-quanto-serve.ch

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