Riduzione individuale dei premi: i sussidi cantonali continuano a diminuire

Berna, 06.12.2018 - Nel 2017 in Svizzera 2,2 milioni di persone hanno beneficiato di una riduzione individuale dei premi, ossia il 26 per cento della popolazione. Ciò corrisponde a un importo di 4,5 miliardi di franchi pagati dalla Confederazione e dai Cantoni, anche se dal 2014 i sussidi dei Cantoni sono continuamente diminuiti. Nonostante l'onere finanziario medio per le economie domestiche sia aumentato, nel complesso il sistema dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie mostra un notevole effetto ridistributivo a favore delle economie domestiche più sfavorite. Questa è la conclusione cui è giunto l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) nel suo ultimo monitoraggio sulla riduzione individuale dei premi.

Il rapporto mostra che gli importi versati a titolo di riduzione individuale dei premi (RIP) aumentano meno rapidamente dei premi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Concretamente, questo significa che l’onere dei premi pesa sempre di più sul budget dei nuclei familiari di condizioni economiche modeste. Le economie domestiche con figli sono più toccate da questa situazione che non quelle senza figli. Nel 2017, l’onere finanziario medio per l’assicurazione malattie corrispondeva al 14 per cento del reddito disponibile dei modelli di economie domestiche analizzati, mentre nel 2014 era del 12 per cento. L’onere minore è registrato nel Cantone di Zugo (7 %) mentre quello più elevato nei Cantoni del Giura e di Basilea Campagna (18 %).

Il monitoraggio mostra anche che a beneficiare della RIP è stato soprattutto il 30 per cento delle economie domestiche più povere. Si tratta altresì della categoria di popolazione che ricorre maggiormente alle prestazioni mediche a carico dell'AOMS. Le famiglie monoparentali sono le strutture familiari che beneficiano di più di questo aiuto. In senso opposto, le economie domestiche più benestanti contribuiscono maggiormente alla RIP mediante le imposte e ricorrono meno alle prestazioni mediche a carico dell'AOMS rispetto alle altre fasce della popolazione. Il sistema dell’AOMS ha pertanto un notevole effetto ridistributivo a favore delle economie domestiche più sfavorite, in particolare attraverso la RIP e le imposte.

La situazione varia notevolmente da un Cantone all’altro
La RIP è applicata in modo diverso da un Cantone all’altro per quanto riguarda i sussidi o gli importi versati ai beneficiari. Le spese pro capite variano tra i 372 franchi di Nidvaldo ai 991 franchi di Basilea Città: la percentuale di beneficiari si situa tra il 19 per cento di Lucerna e il 35 per cento di Sciaffusa.

In media, i Cantoni si assumono il 42 per cento dei costi, una cifra in diminuzione di poco più del 2 per cento rispetto al 2014 e addirittura di quasi il 9 per cento rispetto al 2010. La RIP più elevata pro modello di economia domestica  è quella del Cantone dei Grigioni, seguita dai Cantoni di Zugo, Ticino, di Vaud e di Basilea Città. La RIP più bassa si registra invece nel Cantone di Appenzello Interno.

Riduzione individuale dei premi (RIP) e moitoraggio
La RIP è entrata in vigore nel 1996 contemporaneamente alla legge sull'assicurazione malattie (LAMal), con l'obiettivo di sgravare le persone di condizioni economiche modeste. I sussidi per la RIP sono versati da Confederazione e Cantoni.  
Dalla nuova impostazione della perequazione finanziaria (2008), il sussidio federale alla riduzione dei premi è fissato al 7,5 per cento dei costi lordi dell'AOMS e suddiviso tra i Cantoni in proporzione alla popolazione residente. I Cantoni completano questo sussidio con mezzi propri e hanno la responsabilità di assicurarsi che chi si trova in condizioni economiche modeste benefici della RIP. Ogni Cantone decide la modalità d’attuazione della RIP sul proprio territorio.
L'Ufficio federale della sanità pubblica esegue ogni tre-quattro anni un monitoraggio sull'efficacia sociopolitica della RIP. In questo ambito sono esaminati la riduzione dei premi e l'onere rimanente per un totale di sette modelli di economia domestica, rappresentativi dei gruppi target principali in relazione alla riduzione. A questi appartengono per esempio i beneficiari di rendite che vivono soli, le coppie con due figli, le famiglie monoparentali con due figli o anche i giovani lavoratori.


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