Controprogetto indiretto all’Iniziativa sulle cure infermieristiche: il Consiglio federale favorevole a misure di formazione

Berna, 27.11.2019 - In Svizzera incombe la penuria di infermieri diplomati e pertanto, come deciso nella sua seduta del 27 novembre 2019, il Consiglio federale sostiene ampiamente un’iniziativa parlamentare che prevede una campagna di formazione per le professioni infermieristiche.

Con la sua iniziativa «Per cure infermieristiche forti (Iniziativa sulle cure infermieristiche)», l’Associazione svizzera infermiere e infermieri chiede più personale infermieristico e la garanzia della qualità delle cure. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale vorrebbe contrapporre all’iniziativa un controprogetto indiretto.

Il controprogetto sotto forma dell’iniziativa parlamentare «Per un rafforzamento delle cure. Migliorare la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure» riprende richieste importanti dell’iniziativa popolare. L’obiettivo è quello di contrastare la penuria di infermieri e di aumentare le competenze del personale sanitario mediante una campagna di formazione. Sono previsti aiuti finanziari per la durata di otto anni, con i quali si intende incrementare il numero di diplomi di formazione nel settore infermieristico.

Il Consiglio federale intende rafforzare la formazione infermieristica

In linea di principio il Consiglio federale è d’accordo di rafforzare la formazione infermieristica. Con il controprogetto le aziende di tirocinio saranno obbligate a istruire un maggior numero di infermieri e per questo saranno sostenute finanziariamente da Confederazione e Cantoni.

È altresì favorevole a ché i Cantoni possano sostenere con contributi di formazione gli infermieri esordienti che svolgono la loro formazione nelle scuole specializzate superiori o nelle scuole universitarie professionali. In merito, diversamente da quanto previsto nel controprogetto, il Consiglio federale è contrario all’introduzione di un obbligo per i Cantoni. La sua partecipazione finanziaria sarebbe assicurata se i Cantoni fossero d’accordo di concedere contributi di formazione. Questa misura permetterebbe di aumentare il numero di persone che svolgono una formazione con un diploma in cure infermieristiche. Inoltre si vuole incentivare a un rientro nella vita professionale o al cambiamento da un’altra professione a quella di infermiere. Secondo il Consiglio federale da tali misure risulterebbe un netto aumento dell’attività di formazione.

Finanziamento iniziale di 369 milioni di franchi

Per i contributi di formazione e i contributi alle aziende, il Consiglio federale propone un finanziamento iniziale di 369 milioni di franchi, ossia 100 milioni in meno rispetto a quello previsto nel controprogetto. Confederazione e Cantoni dovrebbero inoltre adottare misure per aumentare da 2700 a 4300 all’anno il numero di diplomi di formazione delle scuole specializzate superiori e delle scuole universitari professionali.

Il Consiglio federale sostiene infine anche la richiesta di progetti interprofessionali, per rafforzare l’efficienza delle cure mediche di base. In tal modo si dà la possibilità agli infermieri di richiedere aiuti finanziari per progetti innovativi nell’ambito dell’assistenza sanitaria.  

Evitare un aumento dei costi

Tuttavia il Consiglio federale respinge la proposta di permettere agli infermieri di farsi rimborsare le prestazioni direttamente dagli assicuratori malattie, così come chiesto nell’iniziativa e nel controprogetto. Ciò potrebbe generare aumenti dei costi indesiderati per l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie e andrebbe contro la volontà del Consiglio federale di contenere i costi della salute.

Per rafforzare l’autonomia degli infermieri, il Dipartimento federale dell’interno ha già adottato una modifica dell’ordinanza sulle prestazioni (OPre), con cui viene valorizzata l’attività del personale infermieristico: in futuro gli infermieri potranno identificare i bisogni di cure per una parte delle prestazioni senza dover ricorrere ai medici. In tal senso viene soddisfatta una richiesta centrale dell’iniziativa. La modifica dell’OPre entrerà in vigore il 1° gennaio 2020.


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